IL CILENTO
Giuseppe e Monica, Fabio e Anna su VW T5 California
Enrico, Elisabetta, Marco, Ilaria, Giorgio su Mobilvietta KEA M71 (che ci raggiungono più tardi)
Roma – Caserta - Palinuro
Mer 25 apr
Anche quest’anno siamo arrivati a questa partenza con un bel carico di stress e stanchezza. Per cui decidiamo di fare le cose con calma e anche i bagagli fanno parte delle incombenze mattutine. Poi si va in garage a preparare Tartarughino al meglio, con Giuseppe che si occupa del carico acqua ed io che mi occupo di provare a dare un senso a tutte le cose che sono all’interno, Cicciobello e suoi accessori compreso!!
Pronti? partenza! VIA! Si gira la chiave!
Prima tappa prevista Caserta. Sono anni che dico che voglio visitare la Reggia di Caserta. Non so perché ma i bambini sono stanchi, forse perché abbiamo faticato a trovare un qualsiasi locale aperto dove mangiare (ancora non ho fatto la spesa!!!) in una Caserta arroventata dal sole.
Arriviamo finalmente alla Reggia, dopo aver girovagato un po’ a causa di segnalazioni stradali confusionarie e insufficienti. I bambini remano contro ma alla fine dopo un po’ di fila al botteghino decidiamo di visitare i giardini, per il resto si vedrà. Facciamo una bella passeggiata nel giardini della Reggia e io mi lascio trasportare dai ricordi di quando con mamma e papà, più o meno alla stessa età di Fabio visitai la Reggia e i suoi giardini e mi stupisco di quanto i miei ricordi siano così aderenti alla realtà. La trovai immensa, bellissima, imponente e ancora oggi l’effetto è quello. Mi dispiaccio di come io non riesca ad interessare alla stessa maniera Fabio e Anna, nonostante racconti ad Anna storie di Prinicipi e Principesse, prendendo spunto dai busti di marmo che costeggiano la prima parte dei viali e nonostante mi sforzi di raccontare a Fabio la storia della Reggia, della sua costruzione, dell’acquedotto costruito appositamente e dei Borboni cercando di riallacciarmi a quello che ha studiato quest’anno a scuola.
Evidentemente non sono una brava narratrice perché Anna vuole tornare indietro, è stanca e non vuole camminare mentre Fabio mi accompagna a vedere tutti i giardini ma con un muso tale che preferisco ricordarmi la gita alla Reggia fatta nell’infanzia che questa qui.
Ci rimango male perché desideravo da tanto fare questa gita, sicura dell’interesse che avrebbe suscitato almeno in Fabio. Mi sbagliavo. Chiaramente rinunciamo alla visita della Reggia e molto accaldati ritorniamo a prendere il nostro Tartarughino e ci interroghiamo sul da farsi. Tutto sommati è presto, la passeggiata nel centro di Caserta l’abbiamo fatta all’ora di pranzo, tanto vale dirigersi verso sud, verso la nostra meta in modo che domani possiamo fare giornata intera.
Arriviamo a Palinuro verso le 20 e cerchiamo un campeggio. Mi ero informata prima di quelli aperti ma uno è comunque chiuso, l’altro, il campimg “Le saline” è aperto anche se semideserto.
Siamo un po’ fuori Palinuro, quindi riprendiamo Tartarughino, e ci avviciniamo al paese dove ceniamo in un ristorantino tipico a base di pesce (la tagliata di tonno che ha ordinato Fabio è eccezionale!).
Palinuro-Grotte di Capo Palinuro. Marina di Camerota- Palinuro
Gio 26 aprile
Notte silenziosa e tranquilla, il campeggio è molto alberato e in questa stagione molto umido ma siamo stati bene. Certo non possiamo non commentare come siano tenuti i servizi in questo campeggio che ha stelle ma che ha dei servizi che ho la sensazione non lavino dalla stagione scorsa! Poi ci si chiede perché spesso si preferisce andare all’estero!
In mattinata ci rechiamo a fare la spesa e poi andiamo al porticciolo di Palinuro dove ci cimentiamo in una gita con un gozzo alle Grotte di Capo Palinuro. La gita è molto piacevole e la costa vista dalla barca è davvero magnifica. Apprezzo soprattutto il fatto che siamo soli, senza altre imbarcazioni visto che il timoniere del gozzo ci dice che in alta stagione parte un gozzo ogni 10 minuti!!! Il mare qui intorno deve essere molto affollato in estate, considerando che poi scopriremo che le stesse partenze arrivano da Marina di Camerota. La grotta Azzurra è davvero molto bella, il colore dell’acqua assume colori davvero stupefacenti. E’ incredibile i riflessi che derivano dalla luce che arriva sotto il mare da un cunicolo in profondità che sfocia dall’altra parte di Capo Palinuro; la tonalità che assume l’acqua fanno pensare ad elementi divini o mitologici o favolistici. In natura d’altronde non è facile trovare delle sfumature di colore così intense e trasparenti allo stesso momento. Davvero bellissime. Non da meno sono state le altre grotte visitate, da quella del sangue per il colore rossastro delle rocce, a quelle dei monaci per la forma che hanno bizzarramente assunto alcune stalagmite nella grotta.
Rientrati nel porto turistico, molto soddisfatti della gita, ci prepariamo e mangiamo dei panini per poi offrire ai bambini un’ora e mezzo circa di pesca al porticciolo. Si sono divertiti a vedere i pesci che si azzuffavano tra loro per sfilare il cibo dall’amo ma vedendosela di abboccare.
Giuseppe ne approfitta per inerpicarsi sul promontorio ed arrivare a Capo Palinuro a piedi dove fa un incontro ravvicinato con tutti i tipi di animali tra cui una bella vipera.
Ci muoviamo verso Marina di Camerota dove facciamo una passeggiata e noi ci prendiamo un caffè mentre i bambini mangiamo un gelato.
Facciamo ritorno infine al camping di Palinuro dove ci trasferiamo immediatamente alla spiaggia. Si sta benissimo. Fabio e Anna stanno circa un’ora accanto ad un povero malcapitato pescatore che risponde a tutte le domande di Fabio mentre io e Giuseppe sdraiati al sole chiacchieriamo un po’ e ci rilassiamo come si deve.
Ci facciamo le docce e il phon ci va in corto circuito e io rimango con i capelli bagnati che ad aprile alle sette di sera non è il massimo. Ceniamo fuori ma ci infreddoliamo un po’ soprattutto io che ho i capelli ancora molto umidi. Quindi tutti a nanna presto e alle 21 stanchi i bambini già dormono.
Palinuro-Acciaroli- Castellabate- Paestum
Ven 27 aprile
Ci svegliamo con calma facciamo colazione davanti a Tartarughino con tranquillità e poi ci dedichiamo ad un po’ di pulizie varie. Partiamo verso nord lungo la costa fino ad arrivare ad Acciaroli. Pranziamo al porticciolo. Ci sono molto lavori di riqualificazione della zona che per certi versi mi ricorda la toscana Castiglion della Pescaia… la passeggiata è piacevole nonostante ci sia un sole molto forte quasi fastidioso in questo periodo dell’anno. Al porticciolo Fabio nota nell’acqua un’aguglia di circa 30 cm. che attacca e mangia pesciolini argentati che si muovono in branco facendomi ricordare quello spezzone del film Nemo dove i pesci argentati per comunicare con il padre di Nemo e con Doris si dispongono in modo da creare forme, come una freccia per indicare la direzione. Lo spettacolo dell’aguglia che si apposta, caccia e mangia i pesciolini è uno spettacolo insolito quanto incredibile, soprattutto pensando che il tutto avviene a 20 cm. di profondità e ad 1 metro dal molo del porticciolo. Acciaroli è un paesino carino e molto caratteristico.
Ci rimettiamo in marcia e proseguiamo inerpicandoci fino a Castellabate dove facciamo una passeggiata nel paese famoso per essere stato il set del film “Benvenuti al Sud”. La cosa più bella è la vista sul mare da questo paese arroccato sulle alture. Rientriamo in camper e ripartiamo alla volta di Paestum dove ci fermiamo vicino all’ingresso degli scavi nella “Fattoria del Casaro”. Il posto è incantevole, senza dubbio uno dei migliori posti dove ci siamo fermati con il camper. Siamo sotto un uliveto, potato di recente, insieme ad altri camper ben distanziati tra loro con acqua ed elettricità a disposizione come anche i bagni della fattoria. Passeggiata serale fino al cancello dei templi e poi cena all’aperto davanti al camper con qualche chiacchiera piacevole con i tedeschi a noi vicini che ci dicono che anche loro hanno iniziato a viaggiare con un T5 e che è stato il loro più bel periodo. J
Alle 21,30 arrivano i Martinelli direttamente da Roma. La combriccola è riunita!!!!
Gran festa.
Paestum- Ogliastro Marina
Sab 28 aprile
Sveglia con molta calma, come sempre in questi giorni. E anche colazione in tutto relax. Anna è impazzita per l’entusiasmo di vedere l’allevamento di bufale tutte allineante a mangiare il fieno, attività che scoprirò presto, fanno tutto il giorno .
Anna ieri non si era accorta delle bufale e questa mattina passa tempo infinito a guardarle mangiare il fieno, tanto che alla fine glielo porge direttamente lei.
Andiamo a visitare gli scavi di Paestum e non posso che notare la loro imponenza. Ne rimango affascinata. Spero anche gli altri.
Pranziamo in fattoria a base di bufala, pomodorini, affettati e un ottimo “Falanghina”. Pennica, chiacchiere e tanto tanto relax sotto gli ombrelloni della fattorua. E’ chiaro che il RELAX e il leit motiv di questa vacanza. Ne siamo tutti contenti. La temperatura è perfetta. Si sta benissimo. Noi adulti chichieriamo, c’è chi va a risposare e chi gioca con le piccole oche della fattoria….
Partiamo alla volta di Ogliastro Marina. Ci fermiamo in un’area di sosta che è la più brutta che io abbia mai visto. E’ un vero carnaio (ma ad agosto che sarà?) le docce (se così possiamo chiamarle) sono all’aperto e sono fredde, il bagno non c’è e il mare là davanti è pure sporco, come sporchissima è la spiaggetta piena di rifiuti. Però ceniamo tutti insieme con i tavolini attaccati e facciamo quattro chiacchiere con Elisabetta che ci fa assaggiare un ottimo liquorino spagnolo. Enrico, raffreddatissimo ha un po’ di febbre.
Ogliastro Marina - Sperlonga
Dom 29 aprile
Sveglia e mattinata in relax davanti al camper. Passeggiata mattutina lungo la pineta che costeggia la costa e devo dire che il paesaggio è bellissimo anche se questo tratto di mare, rispetto a quello che abbiamo trovato ad Acciaroli e prima ancora a Palinuro, mi delude un po’.
Fabio e Giorgio non resistono e vanno in acqua. Primo bagno della stagione.
Rientriamo in camper dove ci facciamo la doccia, pranziamo, ci rilassiamo J per poi partire direzione NORD.
Arriviamo dopo un bel tratto di strada a Gaeta, ma proseguiamo fino alla statale poco prima di arrivare a Sperlonga, nel tratto di mare davanti al monte Moneta, dove io e Giuseppe ci siamo visti e conosciuti la prima volta 13 anni fa.
Ci fermiamo in un’area attrezzata molto bene, ci sistemiamo e andiamo a cercare un posto dove mangiare. Lì non c’è molta scelta la sera… a piedi si raggiungono due ristoranti e ci fermiamo al primo nonostante le insistenza di un vecchietto che si era appostato lì proprio nel tentativo di convogliarci nel secondo ristorante, un po’ più ascosto rispetto al primo. Cena a base di pesce. Rientro in camper e ninne. Tutto molto piacevole.
Sperlonga- Roma
Lun 30 aprile
Colazione con i croissant del bar e poi passeggiata al mare. Nelle nostre intenzioni volevamo passare una bella giornata di mare ma il tempo improvvisamente si è annuvolato e oggi fa pure più freddino. Andiamo comunque al mare, dove camminiamo un po’, i maschi giocano a pallone poi si gettano in acqua e fanno il bagno (tranne Enrico che è ancora malmesso a raffreddore- febbre). Come sempre, gli ultimi ad uscire sono Fabio e Giorgio. Tutti di nuovo in camper a cambiarsi mentre io ed anna rimaniamo in spiaggia. Nel frattempo comincia a piovere così ci rifugiamo dal mitico “Guido il Mozzarellaro” – e per essere onesti è proprio qui che io e Giuseppe ci siamo visti e parlati la prima volta – e aspettiamo qui gli altri, visto che abbiamo deciso di mangiare qui la mitica caprese di Guido.
Sono affezionata a questo posto in maniera indescrivibile, anche se il locale si è ripulito e non è più la bettola di 13 anni fa, ma tutto è iniziato qui, in questo locale, nel monte Moneta qua dietro e nella splendida spiaggia e mare qui di fronte quindi… un po’ mi emoziono ripensando ad allora.
Purtroppo il tempo non migliora e le previsioni non ci dicono nulla di buono, ormai piove a dirotto e quindi decidiamo di anticipare la partenza e il rientro di un giorno.
Tutti a casa ma che bella vacanza che abbiamo fatto!!!
Enrico, Elisabetta, Marco, Ilaria, Giorgio su Mobilvietta KEA M71 (che ci raggiungono più tardi)
Roma – Caserta - Palinuro
Mer 25 apr
Anche quest’anno siamo arrivati a questa partenza con un bel carico di stress e stanchezza. Per cui decidiamo di fare le cose con calma e anche i bagagli fanno parte delle incombenze mattutine. Poi si va in garage a preparare Tartarughino al meglio, con Giuseppe che si occupa del carico acqua ed io che mi occupo di provare a dare un senso a tutte le cose che sono all’interno, Cicciobello e suoi accessori compreso!!
Pronti? partenza! VIA! Si gira la chiave!
Prima tappa prevista Caserta. Sono anni che dico che voglio visitare la Reggia di Caserta. Non so perché ma i bambini sono stanchi, forse perché abbiamo faticato a trovare un qualsiasi locale aperto dove mangiare (ancora non ho fatto la spesa!!!) in una Caserta arroventata dal sole.
Arriviamo finalmente alla Reggia, dopo aver girovagato un po’ a causa di segnalazioni stradali confusionarie e insufficienti. I bambini remano contro ma alla fine dopo un po’ di fila al botteghino decidiamo di visitare i giardini, per il resto si vedrà. Facciamo una bella passeggiata nel giardini della Reggia e io mi lascio trasportare dai ricordi di quando con mamma e papà, più o meno alla stessa età di Fabio visitai la Reggia e i suoi giardini e mi stupisco di quanto i miei ricordi siano così aderenti alla realtà. La trovai immensa, bellissima, imponente e ancora oggi l’effetto è quello. Mi dispiaccio di come io non riesca ad interessare alla stessa maniera Fabio e Anna, nonostante racconti ad Anna storie di Prinicipi e Principesse, prendendo spunto dai busti di marmo che costeggiano la prima parte dei viali e nonostante mi sforzi di raccontare a Fabio la storia della Reggia, della sua costruzione, dell’acquedotto costruito appositamente e dei Borboni cercando di riallacciarmi a quello che ha studiato quest’anno a scuola.
Evidentemente non sono una brava narratrice perché Anna vuole tornare indietro, è stanca e non vuole camminare mentre Fabio mi accompagna a vedere tutti i giardini ma con un muso tale che preferisco ricordarmi la gita alla Reggia fatta nell’infanzia che questa qui.
Ci rimango male perché desideravo da tanto fare questa gita, sicura dell’interesse che avrebbe suscitato almeno in Fabio. Mi sbagliavo. Chiaramente rinunciamo alla visita della Reggia e molto accaldati ritorniamo a prendere il nostro Tartarughino e ci interroghiamo sul da farsi. Tutto sommati è presto, la passeggiata nel centro di Caserta l’abbiamo fatta all’ora di pranzo, tanto vale dirigersi verso sud, verso la nostra meta in modo che domani possiamo fare giornata intera.
Arriviamo a Palinuro verso le 20 e cerchiamo un campeggio. Mi ero informata prima di quelli aperti ma uno è comunque chiuso, l’altro, il campimg “Le saline” è aperto anche se semideserto.
Siamo un po’ fuori Palinuro, quindi riprendiamo Tartarughino, e ci avviciniamo al paese dove ceniamo in un ristorantino tipico a base di pesce (la tagliata di tonno che ha ordinato Fabio è eccezionale!).
Palinuro-Grotte di Capo Palinuro. Marina di Camerota- Palinuro
Gio 26 aprile
Notte silenziosa e tranquilla, il campeggio è molto alberato e in questa stagione molto umido ma siamo stati bene. Certo non possiamo non commentare come siano tenuti i servizi in questo campeggio che ha stelle ma che ha dei servizi che ho la sensazione non lavino dalla stagione scorsa! Poi ci si chiede perché spesso si preferisce andare all’estero!
In mattinata ci rechiamo a fare la spesa e poi andiamo al porticciolo di Palinuro dove ci cimentiamo in una gita con un gozzo alle Grotte di Capo Palinuro. La gita è molto piacevole e la costa vista dalla barca è davvero magnifica. Apprezzo soprattutto il fatto che siamo soli, senza altre imbarcazioni visto che il timoniere del gozzo ci dice che in alta stagione parte un gozzo ogni 10 minuti!!! Il mare qui intorno deve essere molto affollato in estate, considerando che poi scopriremo che le stesse partenze arrivano da Marina di Camerota. La grotta Azzurra è davvero molto bella, il colore dell’acqua assume colori davvero stupefacenti. E’ incredibile i riflessi che derivano dalla luce che arriva sotto il mare da un cunicolo in profondità che sfocia dall’altra parte di Capo Palinuro; la tonalità che assume l’acqua fanno pensare ad elementi divini o mitologici o favolistici. In natura d’altronde non è facile trovare delle sfumature di colore così intense e trasparenti allo stesso momento. Davvero bellissime. Non da meno sono state le altre grotte visitate, da quella del sangue per il colore rossastro delle rocce, a quelle dei monaci per la forma che hanno bizzarramente assunto alcune stalagmite nella grotta.
Rientrati nel porto turistico, molto soddisfatti della gita, ci prepariamo e mangiamo dei panini per poi offrire ai bambini un’ora e mezzo circa di pesca al porticciolo. Si sono divertiti a vedere i pesci che si azzuffavano tra loro per sfilare il cibo dall’amo ma vedendosela di abboccare.
Giuseppe ne approfitta per inerpicarsi sul promontorio ed arrivare a Capo Palinuro a piedi dove fa un incontro ravvicinato con tutti i tipi di animali tra cui una bella vipera.
Ci muoviamo verso Marina di Camerota dove facciamo una passeggiata e noi ci prendiamo un caffè mentre i bambini mangiamo un gelato.
Facciamo ritorno infine al camping di Palinuro dove ci trasferiamo immediatamente alla spiaggia. Si sta benissimo. Fabio e Anna stanno circa un’ora accanto ad un povero malcapitato pescatore che risponde a tutte le domande di Fabio mentre io e Giuseppe sdraiati al sole chiacchieriamo un po’ e ci rilassiamo come si deve.
Ci facciamo le docce e il phon ci va in corto circuito e io rimango con i capelli bagnati che ad aprile alle sette di sera non è il massimo. Ceniamo fuori ma ci infreddoliamo un po’ soprattutto io che ho i capelli ancora molto umidi. Quindi tutti a nanna presto e alle 21 stanchi i bambini già dormono.
Palinuro-Acciaroli- Castellabate- Paestum
Ven 27 aprile
Ci svegliamo con calma facciamo colazione davanti a Tartarughino con tranquillità e poi ci dedichiamo ad un po’ di pulizie varie. Partiamo verso nord lungo la costa fino ad arrivare ad Acciaroli. Pranziamo al porticciolo. Ci sono molto lavori di riqualificazione della zona che per certi versi mi ricorda la toscana Castiglion della Pescaia… la passeggiata è piacevole nonostante ci sia un sole molto forte quasi fastidioso in questo periodo dell’anno. Al porticciolo Fabio nota nell’acqua un’aguglia di circa 30 cm. che attacca e mangia pesciolini argentati che si muovono in branco facendomi ricordare quello spezzone del film Nemo dove i pesci argentati per comunicare con il padre di Nemo e con Doris si dispongono in modo da creare forme, come una freccia per indicare la direzione. Lo spettacolo dell’aguglia che si apposta, caccia e mangia i pesciolini è uno spettacolo insolito quanto incredibile, soprattutto pensando che il tutto avviene a 20 cm. di profondità e ad 1 metro dal molo del porticciolo. Acciaroli è un paesino carino e molto caratteristico.
Ci rimettiamo in marcia e proseguiamo inerpicandoci fino a Castellabate dove facciamo una passeggiata nel paese famoso per essere stato il set del film “Benvenuti al Sud”. La cosa più bella è la vista sul mare da questo paese arroccato sulle alture. Rientriamo in camper e ripartiamo alla volta di Paestum dove ci fermiamo vicino all’ingresso degli scavi nella “Fattoria del Casaro”. Il posto è incantevole, senza dubbio uno dei migliori posti dove ci siamo fermati con il camper. Siamo sotto un uliveto, potato di recente, insieme ad altri camper ben distanziati tra loro con acqua ed elettricità a disposizione come anche i bagni della fattoria. Passeggiata serale fino al cancello dei templi e poi cena all’aperto davanti al camper con qualche chiacchiera piacevole con i tedeschi a noi vicini che ci dicono che anche loro hanno iniziato a viaggiare con un T5 e che è stato il loro più bel periodo. J
Alle 21,30 arrivano i Martinelli direttamente da Roma. La combriccola è riunita!!!!
Gran festa.
Paestum- Ogliastro Marina
Sab 28 aprile
Sveglia con molta calma, come sempre in questi giorni. E anche colazione in tutto relax. Anna è impazzita per l’entusiasmo di vedere l’allevamento di bufale tutte allineante a mangiare il fieno, attività che scoprirò presto, fanno tutto il giorno .
Anna ieri non si era accorta delle bufale e questa mattina passa tempo infinito a guardarle mangiare il fieno, tanto che alla fine glielo porge direttamente lei.
Andiamo a visitare gli scavi di Paestum e non posso che notare la loro imponenza. Ne rimango affascinata. Spero anche gli altri.
Pranziamo in fattoria a base di bufala, pomodorini, affettati e un ottimo “Falanghina”. Pennica, chiacchiere e tanto tanto relax sotto gli ombrelloni della fattorua. E’ chiaro che il RELAX e il leit motiv di questa vacanza. Ne siamo tutti contenti. La temperatura è perfetta. Si sta benissimo. Noi adulti chichieriamo, c’è chi va a risposare e chi gioca con le piccole oche della fattoria….
Partiamo alla volta di Ogliastro Marina. Ci fermiamo in un’area di sosta che è la più brutta che io abbia mai visto. E’ un vero carnaio (ma ad agosto che sarà?) le docce (se così possiamo chiamarle) sono all’aperto e sono fredde, il bagno non c’è e il mare là davanti è pure sporco, come sporchissima è la spiaggetta piena di rifiuti. Però ceniamo tutti insieme con i tavolini attaccati e facciamo quattro chiacchiere con Elisabetta che ci fa assaggiare un ottimo liquorino spagnolo. Enrico, raffreddatissimo ha un po’ di febbre.
Ogliastro Marina - Sperlonga
Dom 29 aprile
Sveglia e mattinata in relax davanti al camper. Passeggiata mattutina lungo la pineta che costeggia la costa e devo dire che il paesaggio è bellissimo anche se questo tratto di mare, rispetto a quello che abbiamo trovato ad Acciaroli e prima ancora a Palinuro, mi delude un po’.
Fabio e Giorgio non resistono e vanno in acqua. Primo bagno della stagione.
Rientriamo in camper dove ci facciamo la doccia, pranziamo, ci rilassiamo J per poi partire direzione NORD.
Arriviamo dopo un bel tratto di strada a Gaeta, ma proseguiamo fino alla statale poco prima di arrivare a Sperlonga, nel tratto di mare davanti al monte Moneta, dove io e Giuseppe ci siamo visti e conosciuti la prima volta 13 anni fa.
Ci fermiamo in un’area attrezzata molto bene, ci sistemiamo e andiamo a cercare un posto dove mangiare. Lì non c’è molta scelta la sera… a piedi si raggiungono due ristoranti e ci fermiamo al primo nonostante le insistenza di un vecchietto che si era appostato lì proprio nel tentativo di convogliarci nel secondo ristorante, un po’ più ascosto rispetto al primo. Cena a base di pesce. Rientro in camper e ninne. Tutto molto piacevole.
Sperlonga- Roma
Lun 30 aprile
Colazione con i croissant del bar e poi passeggiata al mare. Nelle nostre intenzioni volevamo passare una bella giornata di mare ma il tempo improvvisamente si è annuvolato e oggi fa pure più freddino. Andiamo comunque al mare, dove camminiamo un po’, i maschi giocano a pallone poi si gettano in acqua e fanno il bagno (tranne Enrico che è ancora malmesso a raffreddore- febbre). Come sempre, gli ultimi ad uscire sono Fabio e Giorgio. Tutti di nuovo in camper a cambiarsi mentre io ed anna rimaniamo in spiaggia. Nel frattempo comincia a piovere così ci rifugiamo dal mitico “Guido il Mozzarellaro” – e per essere onesti è proprio qui che io e Giuseppe ci siamo visti e parlati la prima volta – e aspettiamo qui gli altri, visto che abbiamo deciso di mangiare qui la mitica caprese di Guido.
Sono affezionata a questo posto in maniera indescrivibile, anche se il locale si è ripulito e non è più la bettola di 13 anni fa, ma tutto è iniziato qui, in questo locale, nel monte Moneta qua dietro e nella splendida spiaggia e mare qui di fronte quindi… un po’ mi emoziono ripensando ad allora.
Purtroppo il tempo non migliora e le previsioni non ci dicono nulla di buono, ormai piove a dirotto e quindi decidiamo di anticipare la partenza e il rientro di un giorno.
Tutti a casa ma che bella vacanza che abbiamo fatto!!!