GUBBIO
Giuseppe
e Monica, Fabio e Anna su VW T5 California
Enrico, Elisabetta, Marco, Ilaria, Giorgio su Mobilvietta KEA M71
Valerio, Daniela, Ludovica e Mattia su PiloteCityvan 57L
Roma –Umbertide- Gubbio
4 mar 2011
Finalmente di nuovo a bordo del tartarughino dopo un bel po’ di inattività invernale. La mattina ci svegliamo, facciamo colazione e docce e poi partiamo, dopo aver riempito una sacca con il minimo cambio indispensabile per tutti e il saccone con i sacchi letto e i piumini del camper, che giacevano lavati in un armadio di casa.
Partiamo felici e speranzosi di trovare un bel we di sole. Partiamo in realtà con una leggera pioggerellina ma, viste le previsioni, siamo sicuri di arrivare in Umbria con un tempo migliore. Aihmè piove, piove piove. Sentiteci al telefono con i Longo, che hanno passato la notte e la serata precedente in quel di Montone, decidiamo di vederci a Umbertide. Il navigatore ci fa un brutto scherzo e ci riusciamo a perdere poco dopo Perugia quando inspiegabilmente ci fa lasciare la superstrada e ci porta per stradine secondarie, fino addirittura a segnalarci un’improbabile svolta a sinistra- che chiramente abbiamo preso- in una strada chiusa dove siamo costretti a far manovra poco dietro una macchina in piena contrattazione con una prostituta locale. Avranno pensato che volevamo metterci in fila? Con i letti già pronti? MAH! A parte questo piccolo inconveniente, ben presto riusciamo a ritrovare la retta via (!!!) e ad arrivare ad Umbertide dove ammiro -visto che ero rimasta l’unica a non conoscerlo ancora- da lontano Grillo. I due terzi della comitiva si è riunita e approfitta di un momento di quasi non pioggerellina per fare una passeggiata per il paese. Con un pallone di pezza che accompagna ovviamente la passeggiata dei nostri bambini. Passeggiamo, individuiamo una pizzeria a taglio dove ci rifocilliamo, prendiamo un caffè e proseguiamo la passeggiata con una deviazione sugli argini del Tevere dove andiamo a rompere le scatole ad un pescatore solitario e ci inzaccheriamo per bene di fango. Al rientro verso i camper, Daniela ed io ci facciamo due chiacchiere mentre i tre bambini si vedono un po’ di cartoni (e mettono ad asciugare i jeans bagnati) e i papà accompagnano Ludovica a vedere una tavola di Luca Signorelli (forse in realtà è Ludovica ad accompagnare i due papà....).
Ripartiamo sotto una pioggia battante alla volta di Gubbio dove tergiversiamo un po’ in un Bricofer (o simile) facendo qualche acquisto per il camper (vedi tubo per l’acqua).
Raggiungiamo i Martinelli che ci aspettano nell’area attrezzata di Gubbio e vista la pioggia decidiamo di avvicinare un po’ i camper al centro per non bagnarci troppo facendo una capatina alla COOP, sostanzialmente per perdere tempo.
Fa decisamente freddo.
Raggiungiamo Gubbio e camminiamo fino al ristorante prenotato da Elisabetta, che saggiamente si informa sul COL. Saggiamente perché mangiamo decisamente bene. Rientro ai camper e tutti a nanna.
5 mar 11
Gubbio-Roma
Finalmente la giornata di sole che ci ripaga del bruttissimo tempo di ieri. Ci prepariamo e al volo prendiamo la navetta che ci porta al Centro di Gubbio. Quant’è bella questa città, ogni volta che ci torno ne rimango incantata per i colori, per l’architettura, per gli ampi spazi delle piazze a contrasto con stretti vicoli. Ci dirigiamo a Piazza Grande dove al Palazzo Ducale è allestita la mostra dei dinosauri, vera meta (o scusa) della nostra gita. A dir la verità, mi aspettavo molto di meglio. Questa mostra, proveniente dagli States me l’aspettavo molto più scenografica e incisiva di quello che in realtà è, anche se alla fine le ricostruzioni degli scheletri, anche in movimento, e le spiegazioni dei filmati sono state interessanti.
Usciti dalla mostra ci sediamo sulla scalinata del palazzo Ducale dove veniamo intrattenuti, per la immensa gioia dei bambini, da tre artisti di strada, due giocolieri e un attore che racconta recitando una favola di Esopo. I bambini ne sono, giustamente affascinati, almeno quanto io continuo ad essere affascinata dalla bellezza di questa piazza.
La nostra passeggiata continua e decidiamo di salire sul Colle Eletto, tramite cestellovia. Un divertimento per i bambini ma anche un piacevolissimo diversivo per noi. Daniela è quella che più duramente viene colpita dalle pallettate di neve che i ragazzi riescono ad organizzare alla cima della funivia, prendendo la poca neve rimasta su un bordo. Seguiamo il sentiero e raggiungiamo la basilica di Sant’Ubaldo dove c’è un bar dove pranziamo al sole, bevendo birra e gustandoci in ottima compagnia un panorama mozzafiato. E il tutto in una splendida, finalmente giornata di sole.
Tra l’altro al Colle Eletto sono dedicati anche i seguenti versi di Dante (XI canto del Paradiso):
…
43 «Intra Tupino e l'acqua che discende
44 del colle eletto dal beato Ubaldo
45 fertile costa d'alto monte pende,
46 onde Perugia sente freddo e caldo
47 da Porta Sole; e di rietro le piange
48 per grave giogo Nocera con Gualdo
49 Di questa costa, là dov'ella frange
50 sua rattezza, nacque al mondo un sole,
51 come fa questo talvolta di Gange
…
Tutto questa è la nostra gita! Perché poi si rientra ai camper dove ognuno, dopo aver sistemato le proprie cose, rientra a Roma.
Enrico, Elisabetta, Marco, Ilaria, Giorgio su Mobilvietta KEA M71
Valerio, Daniela, Ludovica e Mattia su PiloteCityvan 57L
Roma –Umbertide- Gubbio
4 mar 2011
Finalmente di nuovo a bordo del tartarughino dopo un bel po’ di inattività invernale. La mattina ci svegliamo, facciamo colazione e docce e poi partiamo, dopo aver riempito una sacca con il minimo cambio indispensabile per tutti e il saccone con i sacchi letto e i piumini del camper, che giacevano lavati in un armadio di casa.
Partiamo felici e speranzosi di trovare un bel we di sole. Partiamo in realtà con una leggera pioggerellina ma, viste le previsioni, siamo sicuri di arrivare in Umbria con un tempo migliore. Aihmè piove, piove piove. Sentiteci al telefono con i Longo, che hanno passato la notte e la serata precedente in quel di Montone, decidiamo di vederci a Umbertide. Il navigatore ci fa un brutto scherzo e ci riusciamo a perdere poco dopo Perugia quando inspiegabilmente ci fa lasciare la superstrada e ci porta per stradine secondarie, fino addirittura a segnalarci un’improbabile svolta a sinistra- che chiramente abbiamo preso- in una strada chiusa dove siamo costretti a far manovra poco dietro una macchina in piena contrattazione con una prostituta locale. Avranno pensato che volevamo metterci in fila? Con i letti già pronti? MAH! A parte questo piccolo inconveniente, ben presto riusciamo a ritrovare la retta via (!!!) e ad arrivare ad Umbertide dove ammiro -visto che ero rimasta l’unica a non conoscerlo ancora- da lontano Grillo. I due terzi della comitiva si è riunita e approfitta di un momento di quasi non pioggerellina per fare una passeggiata per il paese. Con un pallone di pezza che accompagna ovviamente la passeggiata dei nostri bambini. Passeggiamo, individuiamo una pizzeria a taglio dove ci rifocilliamo, prendiamo un caffè e proseguiamo la passeggiata con una deviazione sugli argini del Tevere dove andiamo a rompere le scatole ad un pescatore solitario e ci inzaccheriamo per bene di fango. Al rientro verso i camper, Daniela ed io ci facciamo due chiacchiere mentre i tre bambini si vedono un po’ di cartoni (e mettono ad asciugare i jeans bagnati) e i papà accompagnano Ludovica a vedere una tavola di Luca Signorelli (forse in realtà è Ludovica ad accompagnare i due papà....).
Ripartiamo sotto una pioggia battante alla volta di Gubbio dove tergiversiamo un po’ in un Bricofer (o simile) facendo qualche acquisto per il camper (vedi tubo per l’acqua).
Raggiungiamo i Martinelli che ci aspettano nell’area attrezzata di Gubbio e vista la pioggia decidiamo di avvicinare un po’ i camper al centro per non bagnarci troppo facendo una capatina alla COOP, sostanzialmente per perdere tempo.
Fa decisamente freddo.
Raggiungiamo Gubbio e camminiamo fino al ristorante prenotato da Elisabetta, che saggiamente si informa sul COL. Saggiamente perché mangiamo decisamente bene. Rientro ai camper e tutti a nanna.
5 mar 11
Gubbio-Roma
Finalmente la giornata di sole che ci ripaga del bruttissimo tempo di ieri. Ci prepariamo e al volo prendiamo la navetta che ci porta al Centro di Gubbio. Quant’è bella questa città, ogni volta che ci torno ne rimango incantata per i colori, per l’architettura, per gli ampi spazi delle piazze a contrasto con stretti vicoli. Ci dirigiamo a Piazza Grande dove al Palazzo Ducale è allestita la mostra dei dinosauri, vera meta (o scusa) della nostra gita. A dir la verità, mi aspettavo molto di meglio. Questa mostra, proveniente dagli States me l’aspettavo molto più scenografica e incisiva di quello che in realtà è, anche se alla fine le ricostruzioni degli scheletri, anche in movimento, e le spiegazioni dei filmati sono state interessanti.
Usciti dalla mostra ci sediamo sulla scalinata del palazzo Ducale dove veniamo intrattenuti, per la immensa gioia dei bambini, da tre artisti di strada, due giocolieri e un attore che racconta recitando una favola di Esopo. I bambini ne sono, giustamente affascinati, almeno quanto io continuo ad essere affascinata dalla bellezza di questa piazza.
La nostra passeggiata continua e decidiamo di salire sul Colle Eletto, tramite cestellovia. Un divertimento per i bambini ma anche un piacevolissimo diversivo per noi. Daniela è quella che più duramente viene colpita dalle pallettate di neve che i ragazzi riescono ad organizzare alla cima della funivia, prendendo la poca neve rimasta su un bordo. Seguiamo il sentiero e raggiungiamo la basilica di Sant’Ubaldo dove c’è un bar dove pranziamo al sole, bevendo birra e gustandoci in ottima compagnia un panorama mozzafiato. E il tutto in una splendida, finalmente giornata di sole.
Tra l’altro al Colle Eletto sono dedicati anche i seguenti versi di Dante (XI canto del Paradiso):
…
43 «Intra Tupino e l'acqua che discende
44 del colle eletto dal beato Ubaldo
45 fertile costa d'alto monte pende,
46 onde Perugia sente freddo e caldo
47 da Porta Sole; e di rietro le piange
48 per grave giogo Nocera con Gualdo
49 Di questa costa, là dov'ella frange
50 sua rattezza, nacque al mondo un sole,
51 come fa questo talvolta di Gange
…
Tutto questa è la nostra gita! Perché poi si rientra ai camper dove ognuno, dopo aver sistemato le proprie cose, rientra a Roma.