PUGLIA zona BARI
Giuseppe e Monica, Fabio e Anna su VW T5 California
Enrico, Elisabetta, Marco, Ilaria, Giorgio su Mobilvietta KEA M71
Valerio, Daniela, Ludovica e Mattia su PiloteCityvan 57L
Roma – Castel Del Monte
Gio 21 apr
L’attesa che ha preceduto questa partenza è stata oltre ogni limite carica di aspettative. Aspettativa per il viaggio e i luoghi da visitare ma anche per la grande stanchezza fisica ed emotiva con cui siamo arrivati a questa partenza.
Nel garage di casa espletiamo le solite incombenze prepartenza, ovvero mentre Giuseppe carica l’acqua nel serbatoio, la bicicletta e l’occorrente per Tartarughino, io sistemo gli indumenti nell’armadio e cerco di tenere buoni i fanciulli in preda all’eccitazione della partenza. Anche loro vogliono sistemare i loro zainetti e in quello di Anna più tardi troverò addirittura la sua lampada notturna presa dal suo comodino!!! Tanto nel Tartarughino c’è spazio!!
Pronti? partenza! VIA! Si gira la chiave!
Ci incontriamo con il Longo alla prima stazione di servizio della A1 dove facciamo colazione, veramente la seconda per noi! I Martinelli invece ci raggiungeranno questa sera sul tardi visto che il Mammut si trova da Motorcaravan per un lifting e sembra che il trattamento estetico necessita di qualche ora di asciugatura in più.
Tiriamo diritti per la strada fino ad Andria dove facciamo la prima tappa programmata della giornata: fermata all’Ipercoop con spesa annessa. Da lì a Castel del Monte è un attimo, avvicinandoci per la strada ti colpisce subito questo castello dalla pianta ottagonale che si staglia nell’unico colle della zona… anzi dovrei dire monte visto il nome del castello.
Proseguiamo lungo la strada alla ricerca dell’Agriturismo 6carri dove abbiamo chiamato per sapere se c’era posto…. Trovato il posto posso senz’altro dire che a livello di panorama è uno dei posti più belli dove abbiamo pernottato con il camper.
Ci accoglie la sig.ra Ippolita, una signora Pugliese dalla parlata lenta e talmente controllata, che ci viene il sospetto che non sia abituata spesso a parlare in italiano, probabilmente di solito parla in dialetto. Accanto a noi c’è un furgonato con Sara e Susanna, mamma e figlia che viaggiano da sole e che diventano per una giornata nostre compagne di viaggio e di giochi. Giuseppe e Ludovica hanno il tempo di farsi una corsetta fino al Castello che dista circa 3 km da noi, Valerio fa il fotografo/esploratore mentre i piccoli giocano e io Daniela e Sara abbiamo il tempo di fare due chiacchiere e di preparare per la cena che riusciamo a fare fuori all’aperto.
Il posto è molto isolato ma la vista è davvero splendida sia di giorno sia quando cala l’imbrunire e l’illuminazione di Castel del Monte risalta nel buio più totale.
Ven 22 apr
Castel del Monte – Ruvo di Puglia
La mattina inizia raccogliendo la spazzatura che i cani hanno disseminato ovunque. (Povero Giuseppe cui è toccato l’ingrato compito!) E dire che per evitare questo avevamo appesa le buste allo specchietto del camper e ad un ramo di un albero…. Cani affamati evidentemente!
Partiamo e visitiamo Castel del Monte. Dal parcheggio raggiungiamo il loco con un servizio di navetta. Nel castello all’interno c’è anche una mostra di De Chirico, interessante ma mai quanto la location così particolare.
Visitiamo il castello anche in compagnia di Emilio Sofrizzi, in veste di turista anche lui e mentre Valerio si avvicina per chiedergli un autografo noi aspettiamo tutti fuori al caldo sole pugliese.
Si rientra ai camper dove Sara e Susanno decidono di mangiare mentre noi decidiamo di proseguire alla ricerca di un posto dove mangiare più avanti. La nostra strada si divide così dalle nostre due nuove compagni di viaggio lecchesi e dopo i saluti e lo scambio di indirizzi e n° di telefono ripartiamo alla volta di Trani.
Arriviamo a Trani senza difficoltà, ma la ricerca del posto dove fermarci non è così semplice. Prima di tutto ci perdiamo nel senso che noi che eravamo gli ultimi a causa di semafori , incroci ecc ecc. non li vediamo più, così iniziamo a cercare da soli un posto e gira che ti rigira ci ritroviamo al porto insieme ad altri camper proprio alle spalle della cattedrale di Trani. Visto l’orario e i figli famelici, iniziamo a preparare qualche panino mentre contemporaneamente cerchiamo di dare le giuste coordinate ai ns compagni di viaggio per farci raggiungere. La cosa risulterà più complicata del previsto e alla fine Grillo ci raggiunge dopo una ventina di minuti mentre l’equipaggio del mammut ci raggiunge a piedi dopo aver parcheggiato lungo una strada….
Fabio e Mattia hanno anche il tempo di improvvisare una rete da pesca e di fingersi pescatori sulle pietrone del porto.
La passeggiata a Trani è molto piacevole ed il fascino di questa cattedrale sul mare non è facilissimo da spiegare. Non c’entra l’architettura ma c’entra il luogo. Questa grande chiesa di marmi bianchi proprio sopra il mare con il sole splendente e un cielo blu che fa da contrasto è difficile da raccontare a parole. La Cattedrale è stata costruita con il tufo calcareo tipico della zona, la pietra di Trani estratta dalle cave della città, di un rosa pallido prossimo al bianco. Ammirando la facciata si viene facilmente colti da un brivido e se si ha la pazienza di aspettare si scopre che è il sole a mutare gradatamente il colore della pietra lavorando di sfumature a colpi di pennello: dal bianco pallido la pietra sembra arrossire come colta da improvvisa timidezza ed al tramonto è tutto un trionfo di rosa!!! Anche il resto del centro con i suoi scorci è molto caratteristico.
E’ ora di ripartire e cerchiamo un punto dove sostare. Cerchiamo a Bisceglie dove è segnalata un’area di sosta attrezzata ma il posto è davvero squallido, è un centro industriale con annesso parcheggio e rimessaggio. Così decidiamo di provare ad andare a Ruvo di Puglia dove sappiamo esserci un ritrovo di camperisti (e la cosa ci ha scoraggiato) ma sappiamo anche esserci una nuovissima area attrezzata.
L’area si trova in un parcheggio, ben tenuto con un bagno e una doccia (ahimè e due volte ahimè di acqua fredda), cancelli chiusi e tanti altri camper di famiglie con bambini. Veniamo accolti nientedimeno che dall’assessore che ci illustra il programma e ci regala anche una sacca di benvenuto con depliant turistici informativi, una bottiglia di vino e taralli pugliesi!
Una volta sistemati ci affrettiamo ad andare a vedere la processione dei Misteri del Venerdì Santo. Una processione lunghissima, piena di statue con la rappresentazione della via Crucis e del Cristo Morto, La gente che partecipa è impressionante come il numero di turisti venuti da ogni dove. Sembra un’Italia di altri tempi, sembra che l’orologio per una sera sia tornato indietro di 40 anni!!! Anna mi si addormenta in braccio, d’altronde sono già le 22 così noi rientriamo in camper facendo tappa in una focacceria. Prezzi bassissimi. Gli altri se ne vanno invece a mangiare fuori e dai loro racconti ci siamo persi proprio qualcosa!
Sab 23 apr
Ruvo di Puglia- Bisceglie- Giovinazzo- Ruvo di Puglia
La mattina inizia con una bella doccia fredda, ho rimandato fino ad ora ma di più non posso. Tempra il carattere. Così mi avrebbe detto mia madre…. e mi dice Giuseppe… bah. Sarà!
La mattina è dedicata un po’ ai compiti… i ragazzi sono tutti al tavolino sotto gli albero e Anna non riesce a fare a meno di mettersi anche a lei a disegnare con il “libro dei compiti” che altro non è che un libretto di cornicette!
Partiamo in tarda mattinata direzione Bisceglie mare, vicino all’ex manicomio c’è un gran parcheggio lungo il mare. Chi vuole si mette in costume, che si alleggerisce soltanto, chi neanche quello comunque ci trasferiamo sugli scogli. Un’oretta scarsa di relax e chiacchiere al sole per parte della truppa mentre Giuseppe con parte dei ragazzi fa una passeggiata lungo gli scogli.
Pranzetto a base di friselle pomodorini pachino mozzarelle burrate salami vinello ecc ecc. J
Si sta molto bene ma e quasi quasi non vorremmo muoverci invece cominciamo a risistemare tutto e a ripartire alla volta di Giovinazzo, un bel paese medievale che si affaccia sul mare. La passeggiata è molto piacevole, compresa la passeggiatina sul molo, il bel tramonto che rende il colore del profilo del paese che si affaccia sul porto cangiante e affascinante con quei toni caldi che virano sempre più verso il rosso.
Pausa gelato e rientro con gara di salto in lungo tra i bambini che si dilettano a saltare da un muretto per vedere chi va più lontano. Purtroppo poco più avanti Ludovica prenderà una storta alla caviglia che mi fa impallidire ma che poi si rivelerà meno grave del previsto (oppure i ragazzi hanno dei tempi di recupero e delle elasticità dei tessuti che io ormai mi sogno… se quella storta l’avessi presi io starei ancora facendoci i conti ad un mese di distanza.)
Rientriamo a Ruvo dove fatta un po’ di spesa ceniamo per poi andare subito a ninna mentre i Longo si dedicano ad una romantica passeggiata serale.
Dom 24 apr
Ruvo di Puglia- Fasano – Monopoli
Le nostre strade in questa domenica di Pasqua si dividono. Le famiglie Di Gregorio Martinelli si dirigono verso sud con l’intento di visitare lo zoo Safari di Fasano mentre il Longo, che ci sono già stati rimangono in zona visitando Molfetta e Bitonto.
La giornata allo zoo safari è molto piacevole, percorriamo con il camper il percorso dove incontriamo molti animali tenuti in semi libertà ( non stanno in gabbia ma comunque non possono certo andare dove vogliono). I bambini sono entusiasti soprattutto quando ci avviciniamo ad animali meno usuali e meno comuni come le tigri e i leoni, gli orsi, le giraffe, che ci danno molta soddisfazione visto che si avvicinano ai finestrini del camper nella speranza di ricevere qualche nocciolina e poi cammelli, dromedari, zebre, elefanti, aironi, ecc ecc. C’è davvero di tutto un po’. Terminato il giro ci dicono che possiamo parcheggiare e proseguire il giro a piedi nel parco dove è possibile vedere il rettilario, i delfini, le scimmie e comunque giocare anche con qualche giostra da luna park.
Una piacevole giornata!
In serata ci dirigiamo a Monopoli dove ricerchiamo un’area attrezzata e dove, sistemati i camper, ci rilassiamo un po’ prima di dirigerci a mangiare in un ristorantino lì vicino. I bambini hanno il tempo di fare un po’ di amicizia con coetanei del posto e riescono anche ad organizzare un improbabile partita di calcetto.
Anna si addormenta durante la cena e Giuseppe la deve riportare in braccio mentre io sono corsa avanti per fare in modo che quando arrivino trovino i letti rifatti.
Lun 25 apr
Monopoli- Alberobello – Matera – Altamura Moscatella
Il risveglio è caratterizzato dall’occhio da pugile di Anna. Anche quest’anno, le prime zanzare hanno effetti devastanti sul quel povero visino. Una doppia puntura, una sotto l’occhio e l’altra di fianco fanno si che il gonfiore sia tale che l’occhio quasi non si apra.
Povera Anna! Cercheremo una farmacia…
Anche oggi le nostre strade si dividono, i Longo e i Martinelli si dirigono a Martina Franca mentre noi vogliamo vedere Alberobello.
Alberobello è una cittadina così pittoresca e tradizionale con tutte quelle costruzioni a Trullo che potrebbe tranquillamente essere uno dei posti più caratteristici di tutta la zona. Peccato che il turismo e la commercializzazione abbiano trasformato il posto in un enorme mercato in cui ogni trullo è un negozietto di souvenir, dove è impossibile camminare in maniera normale per la gente che c’è e ti spinge dovunque. Peccato, il posto la sera quando tutti i negozi sono chiusi deve avere un fascino incredibile.
Partiamo alla volta di Matera dove arriviamo sotto una leggera pioggerellina. Ci avviciniamo al centro dove dei volontari ci fermano dicendo se siamo interessati a fare una visita guidata dei SASSI. Così ci fanno parcheggiare proprio lì vicino e di corsa cerchiamo di raggiungere questa visita guidata che è già iniziata. Sono rimasta affascinata dalla bellezza di Matera, da queste grotte e chiese rupestri, da questo mondo sommerso che fino ad un passato non troppo lontano faceva parte integrante del tessuto di questa città. La visita alla grotta, ancora arredata così come è stata lasciata negli anni ’50 quando la popolazione che viveva in questi posti marginali venne trasferita in abitazioni più decorose, è stata la parte che i bambini hanno preferito in quanto si sono potuti rendere conto guardando con gli occhi quello che fino ad allora era stato raccontato a voce. Terminato il nostro giro turistico nella città, andiamo all’avanscoperta alla ricerca di un agricampeggio vicino ad Altamura. Le coordinate GPS ci conducono in piena campagna pugliese salvo poi con qualche difficoltà trovare un minuscolo cartello stradale che indicava il luogo.
L’agriturismo è bello e i fattori sono molto cordiali e ospitali. La struttura dei servizi è ben organizzata e pulita peccato solo che pioviccica anche se questo non toglie ai bambini lo spirito epr giocare un po’ con altri bambini che hanno incontrato lì.
Mar 26 apr.
Altamura Moscatella - Roma
Giornata di rientro. Da dimenticare. Ci mettiamo in fila a Caserta e rimaniamo in fila fino al raccordo anulare di Roma. Quando ci sono questi rientri quasi viene voglia di non partire! Meno male che lo scoramento dura poco e alla prossima partenza lo spirito è nuovamente alto.
Unica tappa del viaggio a Baiano dove con qualche fatica scoviamo un bel caseificio aperto e dove facciamo un po’ di sana spesuccia.
Ma se noi siamo dovuti rientrare a Roma perché non leggere, rosicando, la bella giornata che i prodi del Grillo hanno passato?
Ecco qui il loro diario….
Martedì 26 aprile 2011
Ci svegliamo riposati tra le braccia del nostro Grillo! L’agricampeggio Moscatella è straordinariamente silenzioso ed ha cullato il nostro sonno!
http://www.agricampeggiomoscatella.it/
Colazione e saluti! I nostri amici equipaggi di Tartarughino e Mammut partono alla volta di Roma! Devono purtroppo rientrare oggi stesso.
Un caldo abbraccio e promesse di nuove avventure insieme!
Mentre i ragazzi svolgono gli ultimi compiti, Valerio esegue le operazioni di carico/scarico ed io effettuo il pagamento per la sosta oltrepassando la porta del casale curiosamente decorata con statuine di Stanlio ed Olio! Quattro chiacchiere, giusto il tempo di scoprire che i titolari dell’agricampeggio sono camperisti ed hanno cercato di realizzare quello che a loro volta desiderano trovare quando viaggiano. Infatti è tutto molto pratico ma anche curato e di buon gusto! Indimenticabili gli appendiabiti nelle toilettes realizzati con rami sbiancati di ulivo!!! Anche i camperisti amano il bello ed il ricercato ma non lo cercano in un albergo cinque stelle.
Non mi faccio poi mancare una meravigliosa passeggiata nella tenuta e nella campagna circostante! Mi sento una cacciatrice di immagini con la macchina fotografica a tracolla e gli occhi spalancati sulla natura. Rifletto e mi allontano! A volte i camperisti presi dalla fretta di ripartire non si godono le destinazioni annusando gli odori dei luoghi e fissando le immagini più belle nei ricordi.
Io invece ho bisogno di tempo per assaporare e mi definirei una camperista lenta!
Senza fretta ripartiamo anche noi a bordo del nostro Grillo con una destinazione proposta da Valerio e condivisa con allegria dai ragazzi e da me: Castellabate!
Il film Benvenuti al Sud ha entusiasmato tutta la famiglia e da tempo ci siamo riproposti di andare in pellegrinaggio nel suo set naturale peraltro Patrimonio dell’Unesco.
Quel momento è arrivato ma i chilometri sono tanti! Sosta per il pranzo ma nessun intoppo e nel pomeriggio siamo in alto a Castellabate ad affrontare il problema parcheggio. Troviamo una sistemazione buona ma troppo in discesa così ci spostiamo in un sito perfetto ed in pianura! Siamo curiosi e ci addentriamo nel paese! Scopriamo quello che ci aspettavamo, un borgo piuttosto antico che ha cercato di ricavare un po’ di celebrità dall’evento cinematografico. Ovunque troviamo foto con gli attori abbracciati agli indigeni e tracce in ogni dove del passaggio di un set.
Uscendo dal castello chiediamo al bigliettaio indicazioni per la piazzetta centrale (quella della posta e del bigliardino) e lui, dando per scontato che noi avessimo visto il film, si è lanciato nella narrazione di un testo che pareva mandato a memoria.
Ci ha raccontato episodi, trucchi usati, escamotage ed alla fine ha messo punto! Davvero una macchietta!
Il pomeriggio finisce in un attimo e la fame si comincia a sentire nonostante la merenda a base di resti di uovo di pasqua e di gelato nella celebre piazzetta.
Scendiamo allora a Santa Maria di Castellabate in cerca del ristorante del film! Lo troviamo chiuso purtroppo e ripieghiamo su una pizzeria nel lungomare! Mangiamo bene ma leggeri e dopo una lunga passeggiata torniamo al camper con una destinazione precisa:
http://www.caravanecamper.net/aree_doc/aree_show.php?id=174
Siamo stanchi ma il navigatore ci aiuta anche se Valerio deve integrare con il suo orientamento ed intuito.
La Fattoria del Casaro ci accoglie con i suoi cancelli aperti e parcheggiamo facilmente sul prato verde tra gli ulivi.
Mercoledì 27 aprile 2011
Dal gigantesco oblò socchiuso filtra aria fresca e pulita, così ci svegliamo ristorati e curiosiamo in giro.
La Fattoria è molto bella, scopriamo un enorme allevamento di bufali ed uno stupefacente punto vendita. Dopo una fantastica colazione tra gli ulivi ed una visita di cortesia ai signori bufali ci lanciamo nello shopping compulsivo: compriamo mozzarelle di bufala in grande quantità e provole e pane fresco … una meraviglia per il palato e per l’olfatto (regali alimentari per tutti i familiari) !!!!!!!
Ripartiamo poco dopo e facciamo i conti con l’ennesima vacanza finita che resterà impressa nei nostri ricordi come tutte quelle che l’hanno preceduta.
I nostri viaggi lasciano un imprinting indelebile e se i nostri bambini molto dimenticheranno resteranno nella loro mente un orizzonte nuovo, finestre aperte sulla vita ed una elasticità speciale che chi non viaggia difficilmente può possedere.
Chissà se i nostri figli ce ne saranno grati!!!!!!
Giuseppe e Monica, Fabio e Anna su VW T5 California
Enrico, Elisabetta, Marco, Ilaria, Giorgio su Mobilvietta KEA M71
Valerio, Daniela, Ludovica e Mattia su PiloteCityvan 57L
Roma – Castel Del Monte
Gio 21 apr
L’attesa che ha preceduto questa partenza è stata oltre ogni limite carica di aspettative. Aspettativa per il viaggio e i luoghi da visitare ma anche per la grande stanchezza fisica ed emotiva con cui siamo arrivati a questa partenza.
Nel garage di casa espletiamo le solite incombenze prepartenza, ovvero mentre Giuseppe carica l’acqua nel serbatoio, la bicicletta e l’occorrente per Tartarughino, io sistemo gli indumenti nell’armadio e cerco di tenere buoni i fanciulli in preda all’eccitazione della partenza. Anche loro vogliono sistemare i loro zainetti e in quello di Anna più tardi troverò addirittura la sua lampada notturna presa dal suo comodino!!! Tanto nel Tartarughino c’è spazio!!
Pronti? partenza! VIA! Si gira la chiave!
Ci incontriamo con il Longo alla prima stazione di servizio della A1 dove facciamo colazione, veramente la seconda per noi! I Martinelli invece ci raggiungeranno questa sera sul tardi visto che il Mammut si trova da Motorcaravan per un lifting e sembra che il trattamento estetico necessita di qualche ora di asciugatura in più.
Tiriamo diritti per la strada fino ad Andria dove facciamo la prima tappa programmata della giornata: fermata all’Ipercoop con spesa annessa. Da lì a Castel del Monte è un attimo, avvicinandoci per la strada ti colpisce subito questo castello dalla pianta ottagonale che si staglia nell’unico colle della zona… anzi dovrei dire monte visto il nome del castello.
Proseguiamo lungo la strada alla ricerca dell’Agriturismo 6carri dove abbiamo chiamato per sapere se c’era posto…. Trovato il posto posso senz’altro dire che a livello di panorama è uno dei posti più belli dove abbiamo pernottato con il camper.
Ci accoglie la sig.ra Ippolita, una signora Pugliese dalla parlata lenta e talmente controllata, che ci viene il sospetto che non sia abituata spesso a parlare in italiano, probabilmente di solito parla in dialetto. Accanto a noi c’è un furgonato con Sara e Susanna, mamma e figlia che viaggiano da sole e che diventano per una giornata nostre compagne di viaggio e di giochi. Giuseppe e Ludovica hanno il tempo di farsi una corsetta fino al Castello che dista circa 3 km da noi, Valerio fa il fotografo/esploratore mentre i piccoli giocano e io Daniela e Sara abbiamo il tempo di fare due chiacchiere e di preparare per la cena che riusciamo a fare fuori all’aperto.
Il posto è molto isolato ma la vista è davvero splendida sia di giorno sia quando cala l’imbrunire e l’illuminazione di Castel del Monte risalta nel buio più totale.
Ven 22 apr
Castel del Monte – Ruvo di Puglia
La mattina inizia raccogliendo la spazzatura che i cani hanno disseminato ovunque. (Povero Giuseppe cui è toccato l’ingrato compito!) E dire che per evitare questo avevamo appesa le buste allo specchietto del camper e ad un ramo di un albero…. Cani affamati evidentemente!
Partiamo e visitiamo Castel del Monte. Dal parcheggio raggiungiamo il loco con un servizio di navetta. Nel castello all’interno c’è anche una mostra di De Chirico, interessante ma mai quanto la location così particolare.
Visitiamo il castello anche in compagnia di Emilio Sofrizzi, in veste di turista anche lui e mentre Valerio si avvicina per chiedergli un autografo noi aspettiamo tutti fuori al caldo sole pugliese.
Si rientra ai camper dove Sara e Susanno decidono di mangiare mentre noi decidiamo di proseguire alla ricerca di un posto dove mangiare più avanti. La nostra strada si divide così dalle nostre due nuove compagni di viaggio lecchesi e dopo i saluti e lo scambio di indirizzi e n° di telefono ripartiamo alla volta di Trani.
Arriviamo a Trani senza difficoltà, ma la ricerca del posto dove fermarci non è così semplice. Prima di tutto ci perdiamo nel senso che noi che eravamo gli ultimi a causa di semafori , incroci ecc ecc. non li vediamo più, così iniziamo a cercare da soli un posto e gira che ti rigira ci ritroviamo al porto insieme ad altri camper proprio alle spalle della cattedrale di Trani. Visto l’orario e i figli famelici, iniziamo a preparare qualche panino mentre contemporaneamente cerchiamo di dare le giuste coordinate ai ns compagni di viaggio per farci raggiungere. La cosa risulterà più complicata del previsto e alla fine Grillo ci raggiunge dopo una ventina di minuti mentre l’equipaggio del mammut ci raggiunge a piedi dopo aver parcheggiato lungo una strada….
Fabio e Mattia hanno anche il tempo di improvvisare una rete da pesca e di fingersi pescatori sulle pietrone del porto.
La passeggiata a Trani è molto piacevole ed il fascino di questa cattedrale sul mare non è facilissimo da spiegare. Non c’entra l’architettura ma c’entra il luogo. Questa grande chiesa di marmi bianchi proprio sopra il mare con il sole splendente e un cielo blu che fa da contrasto è difficile da raccontare a parole. La Cattedrale è stata costruita con il tufo calcareo tipico della zona, la pietra di Trani estratta dalle cave della città, di un rosa pallido prossimo al bianco. Ammirando la facciata si viene facilmente colti da un brivido e se si ha la pazienza di aspettare si scopre che è il sole a mutare gradatamente il colore della pietra lavorando di sfumature a colpi di pennello: dal bianco pallido la pietra sembra arrossire come colta da improvvisa timidezza ed al tramonto è tutto un trionfo di rosa!!! Anche il resto del centro con i suoi scorci è molto caratteristico.
E’ ora di ripartire e cerchiamo un punto dove sostare. Cerchiamo a Bisceglie dove è segnalata un’area di sosta attrezzata ma il posto è davvero squallido, è un centro industriale con annesso parcheggio e rimessaggio. Così decidiamo di provare ad andare a Ruvo di Puglia dove sappiamo esserci un ritrovo di camperisti (e la cosa ci ha scoraggiato) ma sappiamo anche esserci una nuovissima area attrezzata.
L’area si trova in un parcheggio, ben tenuto con un bagno e una doccia (ahimè e due volte ahimè di acqua fredda), cancelli chiusi e tanti altri camper di famiglie con bambini. Veniamo accolti nientedimeno che dall’assessore che ci illustra il programma e ci regala anche una sacca di benvenuto con depliant turistici informativi, una bottiglia di vino e taralli pugliesi!
Una volta sistemati ci affrettiamo ad andare a vedere la processione dei Misteri del Venerdì Santo. Una processione lunghissima, piena di statue con la rappresentazione della via Crucis e del Cristo Morto, La gente che partecipa è impressionante come il numero di turisti venuti da ogni dove. Sembra un’Italia di altri tempi, sembra che l’orologio per una sera sia tornato indietro di 40 anni!!! Anna mi si addormenta in braccio, d’altronde sono già le 22 così noi rientriamo in camper facendo tappa in una focacceria. Prezzi bassissimi. Gli altri se ne vanno invece a mangiare fuori e dai loro racconti ci siamo persi proprio qualcosa!
Sab 23 apr
Ruvo di Puglia- Bisceglie- Giovinazzo- Ruvo di Puglia
La mattina inizia con una bella doccia fredda, ho rimandato fino ad ora ma di più non posso. Tempra il carattere. Così mi avrebbe detto mia madre…. e mi dice Giuseppe… bah. Sarà!
La mattina è dedicata un po’ ai compiti… i ragazzi sono tutti al tavolino sotto gli albero e Anna non riesce a fare a meno di mettersi anche a lei a disegnare con il “libro dei compiti” che altro non è che un libretto di cornicette!
Partiamo in tarda mattinata direzione Bisceglie mare, vicino all’ex manicomio c’è un gran parcheggio lungo il mare. Chi vuole si mette in costume, che si alleggerisce soltanto, chi neanche quello comunque ci trasferiamo sugli scogli. Un’oretta scarsa di relax e chiacchiere al sole per parte della truppa mentre Giuseppe con parte dei ragazzi fa una passeggiata lungo gli scogli.
Pranzetto a base di friselle pomodorini pachino mozzarelle burrate salami vinello ecc ecc. J
Si sta molto bene ma e quasi quasi non vorremmo muoverci invece cominciamo a risistemare tutto e a ripartire alla volta di Giovinazzo, un bel paese medievale che si affaccia sul mare. La passeggiata è molto piacevole, compresa la passeggiatina sul molo, il bel tramonto che rende il colore del profilo del paese che si affaccia sul porto cangiante e affascinante con quei toni caldi che virano sempre più verso il rosso.
Pausa gelato e rientro con gara di salto in lungo tra i bambini che si dilettano a saltare da un muretto per vedere chi va più lontano. Purtroppo poco più avanti Ludovica prenderà una storta alla caviglia che mi fa impallidire ma che poi si rivelerà meno grave del previsto (oppure i ragazzi hanno dei tempi di recupero e delle elasticità dei tessuti che io ormai mi sogno… se quella storta l’avessi presi io starei ancora facendoci i conti ad un mese di distanza.)
Rientriamo a Ruvo dove fatta un po’ di spesa ceniamo per poi andare subito a ninna mentre i Longo si dedicano ad una romantica passeggiata serale.
Dom 24 apr
Ruvo di Puglia- Fasano – Monopoli
Le nostre strade in questa domenica di Pasqua si dividono. Le famiglie Di Gregorio Martinelli si dirigono verso sud con l’intento di visitare lo zoo Safari di Fasano mentre il Longo, che ci sono già stati rimangono in zona visitando Molfetta e Bitonto.
La giornata allo zoo safari è molto piacevole, percorriamo con il camper il percorso dove incontriamo molti animali tenuti in semi libertà ( non stanno in gabbia ma comunque non possono certo andare dove vogliono). I bambini sono entusiasti soprattutto quando ci avviciniamo ad animali meno usuali e meno comuni come le tigri e i leoni, gli orsi, le giraffe, che ci danno molta soddisfazione visto che si avvicinano ai finestrini del camper nella speranza di ricevere qualche nocciolina e poi cammelli, dromedari, zebre, elefanti, aironi, ecc ecc. C’è davvero di tutto un po’. Terminato il giro ci dicono che possiamo parcheggiare e proseguire il giro a piedi nel parco dove è possibile vedere il rettilario, i delfini, le scimmie e comunque giocare anche con qualche giostra da luna park.
Una piacevole giornata!
In serata ci dirigiamo a Monopoli dove ricerchiamo un’area attrezzata e dove, sistemati i camper, ci rilassiamo un po’ prima di dirigerci a mangiare in un ristorantino lì vicino. I bambini hanno il tempo di fare un po’ di amicizia con coetanei del posto e riescono anche ad organizzare un improbabile partita di calcetto.
Anna si addormenta durante la cena e Giuseppe la deve riportare in braccio mentre io sono corsa avanti per fare in modo che quando arrivino trovino i letti rifatti.
Lun 25 apr
Monopoli- Alberobello – Matera – Altamura Moscatella
Il risveglio è caratterizzato dall’occhio da pugile di Anna. Anche quest’anno, le prime zanzare hanno effetti devastanti sul quel povero visino. Una doppia puntura, una sotto l’occhio e l’altra di fianco fanno si che il gonfiore sia tale che l’occhio quasi non si apra.
Povera Anna! Cercheremo una farmacia…
Anche oggi le nostre strade si dividono, i Longo e i Martinelli si dirigono a Martina Franca mentre noi vogliamo vedere Alberobello.
Alberobello è una cittadina così pittoresca e tradizionale con tutte quelle costruzioni a Trullo che potrebbe tranquillamente essere uno dei posti più caratteristici di tutta la zona. Peccato che il turismo e la commercializzazione abbiano trasformato il posto in un enorme mercato in cui ogni trullo è un negozietto di souvenir, dove è impossibile camminare in maniera normale per la gente che c’è e ti spinge dovunque. Peccato, il posto la sera quando tutti i negozi sono chiusi deve avere un fascino incredibile.
Partiamo alla volta di Matera dove arriviamo sotto una leggera pioggerellina. Ci avviciniamo al centro dove dei volontari ci fermano dicendo se siamo interessati a fare una visita guidata dei SASSI. Così ci fanno parcheggiare proprio lì vicino e di corsa cerchiamo di raggiungere questa visita guidata che è già iniziata. Sono rimasta affascinata dalla bellezza di Matera, da queste grotte e chiese rupestri, da questo mondo sommerso che fino ad un passato non troppo lontano faceva parte integrante del tessuto di questa città. La visita alla grotta, ancora arredata così come è stata lasciata negli anni ’50 quando la popolazione che viveva in questi posti marginali venne trasferita in abitazioni più decorose, è stata la parte che i bambini hanno preferito in quanto si sono potuti rendere conto guardando con gli occhi quello che fino ad allora era stato raccontato a voce. Terminato il nostro giro turistico nella città, andiamo all’avanscoperta alla ricerca di un agricampeggio vicino ad Altamura. Le coordinate GPS ci conducono in piena campagna pugliese salvo poi con qualche difficoltà trovare un minuscolo cartello stradale che indicava il luogo.
L’agriturismo è bello e i fattori sono molto cordiali e ospitali. La struttura dei servizi è ben organizzata e pulita peccato solo che pioviccica anche se questo non toglie ai bambini lo spirito epr giocare un po’ con altri bambini che hanno incontrato lì.
Mar 26 apr.
Altamura Moscatella - Roma
Giornata di rientro. Da dimenticare. Ci mettiamo in fila a Caserta e rimaniamo in fila fino al raccordo anulare di Roma. Quando ci sono questi rientri quasi viene voglia di non partire! Meno male che lo scoramento dura poco e alla prossima partenza lo spirito è nuovamente alto.
Unica tappa del viaggio a Baiano dove con qualche fatica scoviamo un bel caseificio aperto e dove facciamo un po’ di sana spesuccia.
Ma se noi siamo dovuti rientrare a Roma perché non leggere, rosicando, la bella giornata che i prodi del Grillo hanno passato?
Ecco qui il loro diario….
Martedì 26 aprile 2011
Ci svegliamo riposati tra le braccia del nostro Grillo! L’agricampeggio Moscatella è straordinariamente silenzioso ed ha cullato il nostro sonno!
http://www.agricampeggiomoscatella.it/
Colazione e saluti! I nostri amici equipaggi di Tartarughino e Mammut partono alla volta di Roma! Devono purtroppo rientrare oggi stesso.
Un caldo abbraccio e promesse di nuove avventure insieme!
Mentre i ragazzi svolgono gli ultimi compiti, Valerio esegue le operazioni di carico/scarico ed io effettuo il pagamento per la sosta oltrepassando la porta del casale curiosamente decorata con statuine di Stanlio ed Olio! Quattro chiacchiere, giusto il tempo di scoprire che i titolari dell’agricampeggio sono camperisti ed hanno cercato di realizzare quello che a loro volta desiderano trovare quando viaggiano. Infatti è tutto molto pratico ma anche curato e di buon gusto! Indimenticabili gli appendiabiti nelle toilettes realizzati con rami sbiancati di ulivo!!! Anche i camperisti amano il bello ed il ricercato ma non lo cercano in un albergo cinque stelle.
Non mi faccio poi mancare una meravigliosa passeggiata nella tenuta e nella campagna circostante! Mi sento una cacciatrice di immagini con la macchina fotografica a tracolla e gli occhi spalancati sulla natura. Rifletto e mi allontano! A volte i camperisti presi dalla fretta di ripartire non si godono le destinazioni annusando gli odori dei luoghi e fissando le immagini più belle nei ricordi.
Io invece ho bisogno di tempo per assaporare e mi definirei una camperista lenta!
Senza fretta ripartiamo anche noi a bordo del nostro Grillo con una destinazione proposta da Valerio e condivisa con allegria dai ragazzi e da me: Castellabate!
Il film Benvenuti al Sud ha entusiasmato tutta la famiglia e da tempo ci siamo riproposti di andare in pellegrinaggio nel suo set naturale peraltro Patrimonio dell’Unesco.
Quel momento è arrivato ma i chilometri sono tanti! Sosta per il pranzo ma nessun intoppo e nel pomeriggio siamo in alto a Castellabate ad affrontare il problema parcheggio. Troviamo una sistemazione buona ma troppo in discesa così ci spostiamo in un sito perfetto ed in pianura! Siamo curiosi e ci addentriamo nel paese! Scopriamo quello che ci aspettavamo, un borgo piuttosto antico che ha cercato di ricavare un po’ di celebrità dall’evento cinematografico. Ovunque troviamo foto con gli attori abbracciati agli indigeni e tracce in ogni dove del passaggio di un set.
Uscendo dal castello chiediamo al bigliettaio indicazioni per la piazzetta centrale (quella della posta e del bigliardino) e lui, dando per scontato che noi avessimo visto il film, si è lanciato nella narrazione di un testo che pareva mandato a memoria.
Ci ha raccontato episodi, trucchi usati, escamotage ed alla fine ha messo punto! Davvero una macchietta!
Il pomeriggio finisce in un attimo e la fame si comincia a sentire nonostante la merenda a base di resti di uovo di pasqua e di gelato nella celebre piazzetta.
Scendiamo allora a Santa Maria di Castellabate in cerca del ristorante del film! Lo troviamo chiuso purtroppo e ripieghiamo su una pizzeria nel lungomare! Mangiamo bene ma leggeri e dopo una lunga passeggiata torniamo al camper con una destinazione precisa:
http://www.caravanecamper.net/aree_doc/aree_show.php?id=174
Siamo stanchi ma il navigatore ci aiuta anche se Valerio deve integrare con il suo orientamento ed intuito.
La Fattoria del Casaro ci accoglie con i suoi cancelli aperti e parcheggiamo facilmente sul prato verde tra gli ulivi.
Mercoledì 27 aprile 2011
Dal gigantesco oblò socchiuso filtra aria fresca e pulita, così ci svegliamo ristorati e curiosiamo in giro.
La Fattoria è molto bella, scopriamo un enorme allevamento di bufali ed uno stupefacente punto vendita. Dopo una fantastica colazione tra gli ulivi ed una visita di cortesia ai signori bufali ci lanciamo nello shopping compulsivo: compriamo mozzarelle di bufala in grande quantità e provole e pane fresco … una meraviglia per il palato e per l’olfatto (regali alimentari per tutti i familiari) !!!!!!!
Ripartiamo poco dopo e facciamo i conti con l’ennesima vacanza finita che resterà impressa nei nostri ricordi come tutte quelle che l’hanno preceduta.
I nostri viaggi lasciano un imprinting indelebile e se i nostri bambini molto dimenticheranno resteranno nella loro mente un orizzonte nuovo, finestre aperte sulla vita ed una elasticità speciale che chi non viaggia difficilmente può possedere.
Chissà se i nostri figli ce ne saranno grati!!!!!!