La Corsica
Giuseppe e Monica (38) Fabio (7) e Anna (2) su VW T5 California
1 ago 09
Roma- Livorno
Partiamo con molta calma alle 10.00 dopo aver caricato il tartarughino, sistemato i bagagli, caricato l’acqua e preparato il WC. Ci fermiamo subito al Centro Commerciale Leonardo da Vinci sulla Roma-Fiumicino per fare la spesa alimentare e per gli acquisti dell’ultimo minuto, tipo comprare un nuovo paio di scarpe a Fabio che ieri sera si sono definitivamente rotte.
Pronti! Questa volta si parte sul serio, imbocchiamo la Roma – Civitavecchia e poi proseguiamo per l’Aurelia. L’emozione che si respira è grande: abbiamo aspettato di fare questo primo viaggio col camperino da molto tempo e finalmente è giunta l’ora. Chiaramente c’è traffico sull’Aurelia in uscita da Roma, essendo sabato 1 agosto, ma visto l’orario tutto sommato si scorre abbastanza e decidiamo di tirare fino a Castiglion della Pescaia, visto che Anna si è addormentata ed è quindi opportuno approfittarne per fare una po’ di km. Ci fermiamo nella piazza del mercato dove pranziamo un panino al volo e ne approfittiamo per fare una passeggiatina.
Verso le 16 ripartiamo e ci dirigiamo verso Livorno dove arriviamo alle 18,30. Al porto chiediamo indicazioni su dove poter sostare la notte e ci indicano un parcheggio tranquillo, vicino all’uscita del porto, dove si può sostare con il camper provvisto anche di camper service. Ci affianchiamo ai tanti altri camper e macchine presenti e passiamo una notte tranquilla a parte i rumori tipici del porto con una nave attraccata vicino che rimane incomprensibilmente tutta la notte con i motori accesi.
2 ago 09
Livorno- Bastia- Porto Vecchio- Golfo del Sogno
Ci imbarchiamo sulla Moby Lines alle 7,30 e partiamo alle 9.00 in punto. La traversata è tranquilla, fortunatamente il mare è calmo. Arriviamo a Bastia alle 13,30 e in una mezz’ora circa riusciamo a sbarcare e a dirigerci verso il Sud dell’Isola, direzione Porto Vecchio. Per la strada costellata di autovelox, ci accorgiamo subito che in Corsica ci sono tantissimi camperini tipo Westfalia come il nostro. Se ne incontrano davvero tanti!
Ci dirigiamo subito al Golfo del Sogno, sperando di trovare posto nello stesso campeggio dove siamo stati da fidanzati in tenda nella nostra prima vacanza insieme. Siamo fortunati, il posto c’è ed è proprio come lo ricordavamo. Che bel periodo quello, quanti bei ricordi! Ma anche adesso tornare qui con i nostri figli è un’emozione grande. Troviamo una bella piazzola, non grandissima ma ombreggiata, vicino ai servizi che sono davvero molto attrezzati; i servizi igienici sono puliti e numerosi e ci sono bagni separati per i più piccini. Il campeggio è molto grande e ombreggiato, ma quasi tutte le piazzole rimaste libere sono al sole quindi ci riteniamo fortunati ad averne trovata all’ombra. Ci sistemiamo per la prima volta (da quando abbiamo il ns T5) con la veranda, il tavolino, le sedie… siamo così emozionati che ci sembra quasi la prima volta in assoluto che viaggiamo in camper! La spiaggia del campeggio è adattissima ai bambini per l’acqua molto bassa. Appena arrivati in spiaggia ci rendiamo conto che il Golfo del Sogno è la patria del Wind Surf e del Kyte Surf. D’altronde c’è molto vento e il sole si offusca rapidamente ma abbiamo il tempo di fare un interminabile e meritatissimo primo bagno, tutti insieme.
3 ago 09
Golfo del Sogno
Giornata di totale relax. Moltissimo vento.
Camping Golfo del Sogno: 2 notti 68,60euro
4 ago 09
Golfo del Sogno- Porto Vecchio- Rondinara- Folaca
Partiamo alle 9,30 e ci fermiamo a Porto Vecchio per fare un po’ di spesa al supermercato GEANT, che è fornitissimo. Ci dirigiamo alla spiaggia di Rondinara dove c’è un camping bellissimo, in una posizione splendida. Purtroppo non c’è posto così decidiamo di parcheggiare e scendere per un viottolo ciottoloso verso la spiaggia di Rondinara che è una baia circolare molto bella, con un’acqua cristallina. Ci sono mucche che passeggiano tra gli alberi che delimitano la spiaggia dietro. Sono mucche selvatiche. I colori della baia sono un vero spettacolo, dal bianco della sabbia alle varie gradazioni di turchese dell’acqua, al colore rosso grigio delle rocce. Ci piace moltissimo, peccato che c’è anche oggi un vento fortissimo e un cielo velato ma meno male che abbiamo la tenda per ripararci un po’. L’acqua è fredda ma questo non ci impedisce di fare numerosi bagni in questo meraviglioso scenario.
Ritornati al camper, decidiamo di utilizzare di soppiatto le docce del camping e così con discrezione andiamo a farci la doccia. Terminate le operazioni di pulizia e igiene personale ripartiamo nuovamente diretti verso nord alla riscerca di un camping. Ci fermiamo in un parking con servizi per camper, in una magnifica posizione a ridosso della spiaggia di Folaca, una delle due baie a sud della più famosa e grande Palombaggia. Folaca non ha nulla da invidiare a Palombaggia, è solo più piccola.
Carburante: 65€
5 ago 09
Folaca
La spiaggia è formata da rena molto fine, bianchissima, il mare è trasparente e cristallino, l’acqua è calda. Oggi è una splendida giornata di sole. La baia di Folaca è molto affollata soprattutto vicino agli “ingressi” ma camminando un po’ e dirigendoci verso i lati e verso gli scogli troviamo una buona sistemazione. Fabio si diverte molto con il retino da pesca perché a riva ci sono branchi interi di pesciolini che nuotano fra le gambe. Anna non vuole più togliersi i braccioli e li tiene anche fuori dall’acqua per non perdere nessuna occasione di rientrare in acqua alla prima occasione. L’acqua è bassa e Anna prende in una giornata tantissima confidenza con l’acqua, le diamo massima libertà e in poco tempo prende coraggio e va anche dove non si tocca, con o senza di noi. Anche la piccola Anna ha preso il via…. Fabio finalmente impara ad usare il boccaglio senza bere ogni volta litri e litri di acqua e si diverte tantissimo a guardare il fondale e i tanti pesci presenti nella baia.
Il posto dove pernottiamo è pieno di italiani; ci sono camper enormi, dei Flair da 8 metri e più, che non capiamo nemmeno da dove siano passati per entrare. I servizi lasciano molto a desiderare 2 docce e 2 WC e un unico grande lavabo (per tutto) per ogni “terrazza” di parcheggio, il terreno è particolarmente polveroso… ma d’altronde non è un camping ma un “parking”.
Trascorriamo la serata per le vie di Porto Vecchio, un po’ troppo turistico per i miei gusti, poi mangiamo molto bene in una pizzeria locale a buon prezzo (45€ in quattro).
La notte è particolarmente rumorosa perché il bar sulla spiaggia che gestisce il parking tiene la musica alta fino alle 4 del mattino.
Parking a Folaca: 2 notti 70,00€
Pizzeria a Porto Vecchio: 45,00 €
6 ago 09
Folaca - Corte – Calacuccia
Visto che la notte abbiamo dormito male per la musica decidiamo di partire e di non rimanere in questa splendida baia per un altro giorno come inizialmente pensato. Così pensiamo di andare dall’altra parte dell’isola, di passare un paio di giorni senza fare giornate di mare intenso dalla mattina alla sera come abbiamo fatto negli ultimi due giorni e di incamminarci quindi verso lo splendido entroterra. Ci dirigiamo così verso Corte che passiamo velocemente, visto che già conosciamo questa bella cittadina in cui si respira il vero spirito corso. Superata Corte prendiamo la strada in direzione di Calacuccia, strada che velocemente si restringe e si addentra tra le rocce fino a raggiungere la famosissima Scala di Santa Regina, una bellissima strada stretta che percorre le gole e il luogo impervio tra le rocce. Questo è un posto molto famoso tra gli amanti del trekking e delle arrampicate sportive, 9 anni fa anche noi facemmo un paio di vie proprio in questa zona. Questo luogo è uno dei più impervi della Corsica tanto è vero che fino all’inizio del secolo i corsi di questa zona potevano raggiungere Portò sulla costa ovest solo passando attraverso un sentiero montano così impervio e stretto da somigliare ad una ripida scala, da cui il nome Scala di Santa Regina. Mentre percorriamo agilmente questa strada, i nostri occhi si beano, è proprio il caso di dirlo, di un paesaggio montano davvero affascinante.
Arriviamo a Calacuccia e ci dirigiamo, seguendo le indicazioni verso il camping U Monte Cintu, segnalato dalla nostra guida come un posto piacevole dove sostare. Il campeggio è bello, verde, ombreggiato, molto spazioso ed economico. Ha una pizzeria annessa e pane e croissant caldi appena sfornati la mattina. Fabio trova qui molti bambini francesi e un tedesco con cui inizia a giocare a bocce nel campo di bocce del camping, capendosi a meraviglia con questi bambini che si esprimono ognuno nella propria lingua, mistero e miracoli dell’infanzia!
La sera fuori dal campeggio facciamo una passeggiata e ammiriamo la luna piena con un grosso pianeta a poca distanza, che poi scopriremo essere Giove, che risalta il profilo delle montagne che si stagliano nel cielo stellato. Un cielo stellato così, difficilmente si riesce a vedere. Fa un bel frescolino.
Camping U Monte Cintu: 1 notte 25,00euro
7 ago 09
Calacuccia- Evisa- Portò-Piana- Les Calanches- Plage d’Arone
Partiamo con molta calma dopo l’ennesima partita di Fabio a bocce. Percorriamo la bellissima strada che attraversa queste montagne tra tornanti, fonti dove prendere l’acqua fresca e maialini selvatici che ci accompagnano lungo tutta la strada o che si riposano lungo la strada all’ombra. Sono tanti, tra qui ed Evisa ne incontriamo almeno una cinquantina. Il paesaggio è davvero spettacolare con gole e valli che attraversano questa impervia montagna. Arriviamo a Portò che superiamo senza fermarci diretti subito a percorrere le famose Les Calanches, patrimonio dell’Unesco. Che spettacolo! La strada in alcuni punti attraversa la roccia passandoci in mezzo e ti ritrovi da una parte le rosse rocce di un’alta montagna di stampo “dolomitico” e dall’altra lo strapiombo scosceso di queste rocce che scendono a picco su un mare di un intenso blu. Penso di poter tranquillamente affermare che sia uno dei più bei posti che io abbia mai visto in assoluto. Proseguiamo fino ad arrivare a Piana dove c’è un bivio: a destra si va all’Ansa della Ficajola, dove siamo già stati, così proseguiamo verso sinistra dove dopo una decina di chilometri c’è la Plage d’Arone, la più bella spiaggia della zona, a detta della guida. Prendiamo posto in un bello e spazioso camping a due passi dalla spiaggia.
8-9 ago 09
Plage d’Arone
La spiaggia è un po’ affollata ma è grande. Il mare è bello e l’acqua trasparente sebbene non sia più cristallina come quella di Folaca. Scopriamo presto che sulla spiaggia si svolgono i campionati di uno strano sport, di cui neanche conoscevamo l’esistenza, una specie di “beach soccer”: si gioca su campi da beach volley , forse leggermente più grandi, le regole sono le stesse ovvero tre tocchi e poi la palla deve andare nell’altro campo ma la palla può essere toccata solo con i piedi, la testa, il petto e la spalla. Insomma uno sport mai visto prima. Comunque ci sono diverse squadre corse, 2 squadre italiane. 2 squadre francesi e 2 spagnole. Alla fine ci appassioniamo pure noi e seguiamo diverse partite.
Il camping è molto bello, tanto è vero che decidiamo di rimanere 3 notti. Troviamo anche un T5 California gemello del nostro ed è buffa la scena quando Anna, scambiandolo per il nostro, quasi si arrabbia con un signore francese seduto sotto la veranda a leggere un libro, l’ha scambiato per un usurpatore! Qui vediamo tantissimi westfalia, il più mitico di tutti un vecchio T2 rosa con fiori rosa e fucsia attaccati sulle fiancate e tendine rose… davvero un camperino bellissimo mi dispiace solo non avergli fatto una foto!
Camping “Plage d’Arone” : 3 notti 111,00euro
10 ago 09
Plage d’Arone- Piana -Les Calanches- Porto- Plage de La Gradelle
Ripercorriamo la bellissima strada delle Les Calanches e il panorama in questo senso di strada è ancora più affascinante, “rovinato” solo dal vomito di Anna fortunatamente intercettato al momento giusto con una busta di plastica, riusciamo a non sporcare niente!
Ci fermiamo a Porto e facciamo una lunga passeggiata al porticciolo, poi ci concediamo una partita a minigolf, fondamentalmente per tre motivi: Fabio va matti per il minigolf, Anna si è addormentata in braccio e quindi possiamo sdraiarla su una panchina, il minigolf di Portò è all’ombra di oleandri e ortensie giganti fiorite e,lo spettacolo della torre sopra il roccione rosso che si intravede tra i fiori, merita davvero qualche sguardo in più di una veloce passeggiata. Finito di giocare, proseguiamo la nostra passeggiata nel paese e ci fermiamo a pranzo in uno dei locali vicino alla scogliera. Poi in uno dei negozietti del porto compriamo a Fabio una canna da pesca di bambù visto che è una settimana circa che l’argomento di conversazione più o meno unico con Fabio è la pesca.
Ripartiamo verso nord lungo la strada costiera e ci fermiamo nei pressi della spiaggia di Gradelle, dove Fabio ha l’opportunità di provare subito la sua canna da pesca con un’esca di pane e parmigiano fatta al momento. Nessun pesce che abbocca, ma tanti pesci attratti dalla nostra artigianale esca che viene smangiucchiata con molta goduria, almeno così sembra. In ogni caso Fabio si diverte e molto e quindi vederlo contento ci rende tutti felici. Pernottiamo al camping e decidiamo anche di mangiare nel suo ristorante ma mangiamo davvero male questa volta!
Il camping non sarebbe male in sé, ma i servizi sono lontanissimi da dove stiamo noi e la sera è completamente buio e non facili da raggiungere senza luce.
Camping “E’ Gradelle”: 1 notte 33,00 euro
Ristorante-pizzeria del camping: 35 euro
11 ago 09
Plage deGradelle- Calvi- Ile Rousse- St. Floraint
Partiamo con calma lasciando giocare i bambini con i nostri vicini di tenda, una famiglia francese con 4 bambini dagli 8 ai 2 anni. E’ bellissimo vedere Anna, abbronzatissima con i suoi capelli scuri che gioca e si abbraccia, in un impeto di affettuosità e di felicità allo stato puro, con un bimbo della sua età chiaro chiaro e biondissimo di nome Malò. Scattiamo un’infinità di foto a questa neocoppia mentre ammiro estasiata la capacità dei bambini di comprendersi parlando ognuno la propria lingua: Fabio è seduto con questi nuovi amici francesi intenti a giocare ad un gioco da tavolo che non ho mai visto. Come abbiano fatto a spiegargli le regole non lo so, fatto sta che giocano e non litigano mai. Sono davvero affascinata delle capacità dei bambini di superare le barriere linguistiche e culturali.
Alla nostra partenza i nostri vicini sono dispiaciuti e i bambini sono molto tristi, hanno trovato dei compagni di gioco solo per qualche ora….
Partiamo e arriviamo a Calvì all’ora di pranzo, facciamo una bella passeggiata in questa splendida cittadina e mangiamo in una panineria-pasticceria francese che nulla ha a che vedere con i nostri bar. Anna riesce a cadere dalla sedia all’indietro tanto è presa dal suo muffin al cioccolato e la botta che prende in testa è davvero grande. Meno male che alla fine si risolve tutto in un grande spavento e in un ficozzo più piccolo del previsto!
Mentre stiamo ripartendo alla ricerca di un campeggio lì vicino, ci ferma una coppia di genovesi che hanno avuto un guasto all’auto e cercano un passaggio verso l’officina dove il carro attrezzi ha portato la loro automobile.
Li aiutiamo a trovare questo posto e la cosa ci fa perdere molto più tempo del previsto così quando ci mettiamo alla ricerca di un campeggio è ormai tardi e abbiamo l’amara sorpresa che non c’è posto da nessuna parte. Ci allontaniamo da Calvì fermandoci praticamente in tutti i campeggi che incontriamo ma niente. Arriviamo a Ile Rousse e ancora non troviamo nulla, proseguiamo sempre fermandoci ad ogni possibilità ma tutto è pieno. Decidiamo di puntare verso St. Floraint ma nulla anche qui. Alla fine ci fermiamo sul lungo mare, appena fuori il paese e decidiamo di pernottare lì.
Il posto è molto bello e ceniamo godendoci un tramonto davvero spettacolare. Ma la notte non passa altrettanto tranquilla perché alle 4 mi sveglio perché c’è gente che parla vicino al nostro camper, non ce l’hanno con noi e non credo vogliono farci niente se non disturbarci, visto che, tra tanti posti, si sono seduti a chiacchierare proprio sul muretto accanto al nostro camperino. Aspettiamo, si allontanano. Giuseppe allora scende ed esce. Ma appena risale quelli tornano. Non siamo tranquilli e certamente così non riusciamo a riaddormentarci, quindi scendiamo il tetto e ripartiamo. Ci fermiamo poco più avanti nel parcheggio esterno di un camping. Che giornata lunga e faticosa!
Carburante: 81 euro
12 ago 09
St Floraint
La mattina appena apre il camping ci sistemiamo in una bella piazzola, il camping è bello, spazioso c’è un bel bar e c’è pane e cornetti caldi, anzi pain aux chocolate ( si scriverà così, boh?) al mattino. Andiamo in spiaggia ma la spiaggia è piena di ciottoli mista a poca sabbia, il posto è ottimo per fare il bagno e le scogliere che delimitano la baia sono davvero molto belle. Ci fermiamo sulla destra vicino alla scogliera. Fabio gioca tutto il giorno con due bambini della Valtellina e costruiscono con delle canne che trovano sulla spiaggia una capanna. Nuovo tentativo di pesca e tanto tanto divertimento in acqua.
Camping “ U Sole Marinu”: 1 notte 33,60 euro
13 ago 09
St Floraint- Nonza- costa ovest del dito- Centuri Port
Ripartiamo. Sono molto curiosa di andare sul dito, me ne hanno parlato in tanti e noi non lo consociamo perché 9 anni fa lo saltammo.
Devo dire che la spiaggia nera di Nonza vista dall’alto ti dà l’idea di quanto sia estesa e grande. Me ne rendo conto vedendo pochi ombrelloni che a mala pena dall’alto si distinguono, è enorme. Proseguiamo: la strada è stretta e il panorama fantastico, ad ogni curva un nuovo scorcio si apre ai nostri occhi. Cerchiamo un posto dove poter fermarci ma decidiamo ben presto di proseguire, infatti ci rendiamo conto che dovremmo fare stradine scoscese a piedi con Anna da portare sempre in braccio o sulle spalle. Decidiamo di cercare un approdo al mare più comodo! Arriviamo così a Centuri Port, uno dei due centri al nord del dito più famosi turisticamente. Ma qui sul dito il turismo è limitato rispetto al resto dell’isola.
Troviamo un camping molto ombreggiato e bello, molto ben organizzato purtroppo però le spiagge lì vicino non sono un granché tutti ciottoli grossi con un mare molto basso, quindi anche per fare il bagno devi prima torturarti i piedi per un bel po’ prima di riuscire a tuffarti. Un vero calvario.
Camping “l’Isolottu”: 1 notte 26 euro
14-15 ago 09
Centuri Port- Macinaggio-costa est del dito- Pietrocorbara
Partiamo la mattina e tagliamo la punta del dito visto che scopriamo solo adesso che la punta del dito è percorribile solo a piedi ed è proprio lì che si trovano le più belle e bianche spiagge della zona. Purtroppo con i bambini piccoli, non possiamo avventurarci in 3-4 ore di cammino così ci dirigiamo verso la costa opposta del dito per una strada davvero stretta e piccola. Incontriamo dei mansardati e ci chiediamo più volte come facciano a passarci… anzi sono curiosa di sapere se quel mansardato con il traino di un gommone che abbiamo incontrato lungo la strada è riuscito a passare indenne nelle strettoie dei paesini. Chissà!
Questo lato del dito è meno impervio dell’altra parte, ci sono spiagge, la strada è più larga e il paesaggio diverso. Puntiamo a Pietracorbara dove la guida segnala la più bella spiaggia della zona. Troviamo anche un campeggio davvero bello, il migliore di tutti quelli provati e si rivelerà, inspiegabilmente anche il meno caro! Il camping è molto ordinato, i servizi sono eccellenti, con bagni separati per i piccini. Le piazzole sono ombreggiate e noi abbiamo la fortuna di averne una accanto al parco giochi dei bambini, ci dividono solo i cespugli di delimitazione delle piazzole. Per noi è davvero riposo i bambini giocano al parco, noi li vediamo, Anna è ancora troppo piccola per perderla di vista anche un solo secondo, e riusciamo per la prima volta a sederci davanti al camperino io e Giuseppe a leggere, a chiacchierare e a goderci un po’ il fresco della sera.
La spiaggia è davvero bella, si raggiunge a piedi tramite un sentierino che attraversa prima un boschetto e poi una radura, dove pascolano le pecore e le capre, e che raggiunge il mare dopo circa 400/500 metri. La spiaggia è ampia e noi piantiamo di nuovo la nostra tenda, i bambini crollano in un sonno profondo e noi ci godiamo un po’ quest’ultimo giorno di vacanza prima del rientro a Roma. Anche Fabio si è addormentato perché la sera prima siamo stati nella piscina del campeggio e lui è stato circa tre ore in acqua con piccole e brevi pause. La piscina d’altronde è adatta tantissimo sia a Fabio che ad Anna, sembra un laghetto con l'acqua molto bassa da una parte con la vasca idromassaggio e con giochi d’acqua mentre dall’altra parte l’acqua è alta e c’è una pedana con i tuffi. Intorno un paesaggio montano. Davvero un’ambientazione che difficilmente dimenticheremo.
Camping “La Pietra”: 2 notti 64.20 euro
16 ago 09
Pietrocorbara- Bastia- Livorno-Roma
Ripartiamo direzione Bastia, ci aspetta la nave nel pomeriggio….
Arriviamo a Roma all’1,30 di notte.
Quest’anno abbiamo deciso di fare una vacanza riposante e così è stato. Non tantissimi chilometri per una vacanza al mare che non facevamo da 3 anni. La Corsica rimane un’isola per me speciale per motivi puramente emotivi. Ci siamo tornati dopo 9 anni e non siamo rimasti delusi anzi, questo è già un bel risultato. La Corsica ha delle bellissime coste, è molto verde e fresca, offre un’alternanza di paesaggi montani e marini, miracolosamente è ancora fuori dal giro del turismo di massa. O meglio, in Corsica ci sono tantissimi turisti, ma è un turismo composto, poco mondano. Non ci sono grandi albergoni che hanno rovinato le coste, non ci sono villaggi turistici con grande animazione, non credo ci siano molti locali mondani. E l’isola per il turista che vuole vivere il posto per quello che è, per le sue bellezze naturali, per il suo mare, per le sue montagne, per i suoi fiumi, per le valli e i paesaggi spettacolari.
La prima esperienza con il nostro tartarughino è stata bellissima ed entusiasmante. I bambini si sono divertiti, hanno socializzato, hanno scoperto nuovi posti e nuovi modi di giocare con gli altri, hanno scoperto che italiano, francese, inglese, tedesco che sia, la lingua è diversa ma questo non costituisce un impedimento a relazionarsi, a giocare, a scoprire le differenze tra le abitudini di vita degli uni e degli altri.
1 ago 09
Roma- Livorno
Partiamo con molta calma alle 10.00 dopo aver caricato il tartarughino, sistemato i bagagli, caricato l’acqua e preparato il WC. Ci fermiamo subito al Centro Commerciale Leonardo da Vinci sulla Roma-Fiumicino per fare la spesa alimentare e per gli acquisti dell’ultimo minuto, tipo comprare un nuovo paio di scarpe a Fabio che ieri sera si sono definitivamente rotte.
Pronti! Questa volta si parte sul serio, imbocchiamo la Roma – Civitavecchia e poi proseguiamo per l’Aurelia. L’emozione che si respira è grande: abbiamo aspettato di fare questo primo viaggio col camperino da molto tempo e finalmente è giunta l’ora. Chiaramente c’è traffico sull’Aurelia in uscita da Roma, essendo sabato 1 agosto, ma visto l’orario tutto sommato si scorre abbastanza e decidiamo di tirare fino a Castiglion della Pescaia, visto che Anna si è addormentata ed è quindi opportuno approfittarne per fare una po’ di km. Ci fermiamo nella piazza del mercato dove pranziamo un panino al volo e ne approfittiamo per fare una passeggiatina.
Verso le 16 ripartiamo e ci dirigiamo verso Livorno dove arriviamo alle 18,30. Al porto chiediamo indicazioni su dove poter sostare la notte e ci indicano un parcheggio tranquillo, vicino all’uscita del porto, dove si può sostare con il camper provvisto anche di camper service. Ci affianchiamo ai tanti altri camper e macchine presenti e passiamo una notte tranquilla a parte i rumori tipici del porto con una nave attraccata vicino che rimane incomprensibilmente tutta la notte con i motori accesi.
2 ago 09
Livorno- Bastia- Porto Vecchio- Golfo del Sogno
Ci imbarchiamo sulla Moby Lines alle 7,30 e partiamo alle 9.00 in punto. La traversata è tranquilla, fortunatamente il mare è calmo. Arriviamo a Bastia alle 13,30 e in una mezz’ora circa riusciamo a sbarcare e a dirigerci verso il Sud dell’Isola, direzione Porto Vecchio. Per la strada costellata di autovelox, ci accorgiamo subito che in Corsica ci sono tantissimi camperini tipo Westfalia come il nostro. Se ne incontrano davvero tanti!
Ci dirigiamo subito al Golfo del Sogno, sperando di trovare posto nello stesso campeggio dove siamo stati da fidanzati in tenda nella nostra prima vacanza insieme. Siamo fortunati, il posto c’è ed è proprio come lo ricordavamo. Che bel periodo quello, quanti bei ricordi! Ma anche adesso tornare qui con i nostri figli è un’emozione grande. Troviamo una bella piazzola, non grandissima ma ombreggiata, vicino ai servizi che sono davvero molto attrezzati; i servizi igienici sono puliti e numerosi e ci sono bagni separati per i più piccini. Il campeggio è molto grande e ombreggiato, ma quasi tutte le piazzole rimaste libere sono al sole quindi ci riteniamo fortunati ad averne trovata all’ombra. Ci sistemiamo per la prima volta (da quando abbiamo il ns T5) con la veranda, il tavolino, le sedie… siamo così emozionati che ci sembra quasi la prima volta in assoluto che viaggiamo in camper! La spiaggia del campeggio è adattissima ai bambini per l’acqua molto bassa. Appena arrivati in spiaggia ci rendiamo conto che il Golfo del Sogno è la patria del Wind Surf e del Kyte Surf. D’altronde c’è molto vento e il sole si offusca rapidamente ma abbiamo il tempo di fare un interminabile e meritatissimo primo bagno, tutti insieme.
3 ago 09
Golfo del Sogno
Giornata di totale relax. Moltissimo vento.
Camping Golfo del Sogno: 2 notti 68,60euro
4 ago 09
Golfo del Sogno- Porto Vecchio- Rondinara- Folaca
Partiamo alle 9,30 e ci fermiamo a Porto Vecchio per fare un po’ di spesa al supermercato GEANT, che è fornitissimo. Ci dirigiamo alla spiaggia di Rondinara dove c’è un camping bellissimo, in una posizione splendida. Purtroppo non c’è posto così decidiamo di parcheggiare e scendere per un viottolo ciottoloso verso la spiaggia di Rondinara che è una baia circolare molto bella, con un’acqua cristallina. Ci sono mucche che passeggiano tra gli alberi che delimitano la spiaggia dietro. Sono mucche selvatiche. I colori della baia sono un vero spettacolo, dal bianco della sabbia alle varie gradazioni di turchese dell’acqua, al colore rosso grigio delle rocce. Ci piace moltissimo, peccato che c’è anche oggi un vento fortissimo e un cielo velato ma meno male che abbiamo la tenda per ripararci un po’. L’acqua è fredda ma questo non ci impedisce di fare numerosi bagni in questo meraviglioso scenario.
Ritornati al camper, decidiamo di utilizzare di soppiatto le docce del camping e così con discrezione andiamo a farci la doccia. Terminate le operazioni di pulizia e igiene personale ripartiamo nuovamente diretti verso nord alla riscerca di un camping. Ci fermiamo in un parking con servizi per camper, in una magnifica posizione a ridosso della spiaggia di Folaca, una delle due baie a sud della più famosa e grande Palombaggia. Folaca non ha nulla da invidiare a Palombaggia, è solo più piccola.
Carburante: 65€
5 ago 09
Folaca
La spiaggia è formata da rena molto fine, bianchissima, il mare è trasparente e cristallino, l’acqua è calda. Oggi è una splendida giornata di sole. La baia di Folaca è molto affollata soprattutto vicino agli “ingressi” ma camminando un po’ e dirigendoci verso i lati e verso gli scogli troviamo una buona sistemazione. Fabio si diverte molto con il retino da pesca perché a riva ci sono branchi interi di pesciolini che nuotano fra le gambe. Anna non vuole più togliersi i braccioli e li tiene anche fuori dall’acqua per non perdere nessuna occasione di rientrare in acqua alla prima occasione. L’acqua è bassa e Anna prende in una giornata tantissima confidenza con l’acqua, le diamo massima libertà e in poco tempo prende coraggio e va anche dove non si tocca, con o senza di noi. Anche la piccola Anna ha preso il via…. Fabio finalmente impara ad usare il boccaglio senza bere ogni volta litri e litri di acqua e si diverte tantissimo a guardare il fondale e i tanti pesci presenti nella baia.
Il posto dove pernottiamo è pieno di italiani; ci sono camper enormi, dei Flair da 8 metri e più, che non capiamo nemmeno da dove siano passati per entrare. I servizi lasciano molto a desiderare 2 docce e 2 WC e un unico grande lavabo (per tutto) per ogni “terrazza” di parcheggio, il terreno è particolarmente polveroso… ma d’altronde non è un camping ma un “parking”.
Trascorriamo la serata per le vie di Porto Vecchio, un po’ troppo turistico per i miei gusti, poi mangiamo molto bene in una pizzeria locale a buon prezzo (45€ in quattro).
La notte è particolarmente rumorosa perché il bar sulla spiaggia che gestisce il parking tiene la musica alta fino alle 4 del mattino.
Parking a Folaca: 2 notti 70,00€
Pizzeria a Porto Vecchio: 45,00 €
6 ago 09
Folaca - Corte – Calacuccia
Visto che la notte abbiamo dormito male per la musica decidiamo di partire e di non rimanere in questa splendida baia per un altro giorno come inizialmente pensato. Così pensiamo di andare dall’altra parte dell’isola, di passare un paio di giorni senza fare giornate di mare intenso dalla mattina alla sera come abbiamo fatto negli ultimi due giorni e di incamminarci quindi verso lo splendido entroterra. Ci dirigiamo così verso Corte che passiamo velocemente, visto che già conosciamo questa bella cittadina in cui si respira il vero spirito corso. Superata Corte prendiamo la strada in direzione di Calacuccia, strada che velocemente si restringe e si addentra tra le rocce fino a raggiungere la famosissima Scala di Santa Regina, una bellissima strada stretta che percorre le gole e il luogo impervio tra le rocce. Questo è un posto molto famoso tra gli amanti del trekking e delle arrampicate sportive, 9 anni fa anche noi facemmo un paio di vie proprio in questa zona. Questo luogo è uno dei più impervi della Corsica tanto è vero che fino all’inizio del secolo i corsi di questa zona potevano raggiungere Portò sulla costa ovest solo passando attraverso un sentiero montano così impervio e stretto da somigliare ad una ripida scala, da cui il nome Scala di Santa Regina. Mentre percorriamo agilmente questa strada, i nostri occhi si beano, è proprio il caso di dirlo, di un paesaggio montano davvero affascinante.
Arriviamo a Calacuccia e ci dirigiamo, seguendo le indicazioni verso il camping U Monte Cintu, segnalato dalla nostra guida come un posto piacevole dove sostare. Il campeggio è bello, verde, ombreggiato, molto spazioso ed economico. Ha una pizzeria annessa e pane e croissant caldi appena sfornati la mattina. Fabio trova qui molti bambini francesi e un tedesco con cui inizia a giocare a bocce nel campo di bocce del camping, capendosi a meraviglia con questi bambini che si esprimono ognuno nella propria lingua, mistero e miracoli dell’infanzia!
La sera fuori dal campeggio facciamo una passeggiata e ammiriamo la luna piena con un grosso pianeta a poca distanza, che poi scopriremo essere Giove, che risalta il profilo delle montagne che si stagliano nel cielo stellato. Un cielo stellato così, difficilmente si riesce a vedere. Fa un bel frescolino.
Camping U Monte Cintu: 1 notte 25,00euro
7 ago 09
Calacuccia- Evisa- Portò-Piana- Les Calanches- Plage d’Arone
Partiamo con molta calma dopo l’ennesima partita di Fabio a bocce. Percorriamo la bellissima strada che attraversa queste montagne tra tornanti, fonti dove prendere l’acqua fresca e maialini selvatici che ci accompagnano lungo tutta la strada o che si riposano lungo la strada all’ombra. Sono tanti, tra qui ed Evisa ne incontriamo almeno una cinquantina. Il paesaggio è davvero spettacolare con gole e valli che attraversano questa impervia montagna. Arriviamo a Portò che superiamo senza fermarci diretti subito a percorrere le famose Les Calanches, patrimonio dell’Unesco. Che spettacolo! La strada in alcuni punti attraversa la roccia passandoci in mezzo e ti ritrovi da una parte le rosse rocce di un’alta montagna di stampo “dolomitico” e dall’altra lo strapiombo scosceso di queste rocce che scendono a picco su un mare di un intenso blu. Penso di poter tranquillamente affermare che sia uno dei più bei posti che io abbia mai visto in assoluto. Proseguiamo fino ad arrivare a Piana dove c’è un bivio: a destra si va all’Ansa della Ficajola, dove siamo già stati, così proseguiamo verso sinistra dove dopo una decina di chilometri c’è la Plage d’Arone, la più bella spiaggia della zona, a detta della guida. Prendiamo posto in un bello e spazioso camping a due passi dalla spiaggia.
8-9 ago 09
Plage d’Arone
La spiaggia è un po’ affollata ma è grande. Il mare è bello e l’acqua trasparente sebbene non sia più cristallina come quella di Folaca. Scopriamo presto che sulla spiaggia si svolgono i campionati di uno strano sport, di cui neanche conoscevamo l’esistenza, una specie di “beach soccer”: si gioca su campi da beach volley , forse leggermente più grandi, le regole sono le stesse ovvero tre tocchi e poi la palla deve andare nell’altro campo ma la palla può essere toccata solo con i piedi, la testa, il petto e la spalla. Insomma uno sport mai visto prima. Comunque ci sono diverse squadre corse, 2 squadre italiane. 2 squadre francesi e 2 spagnole. Alla fine ci appassioniamo pure noi e seguiamo diverse partite.
Il camping è molto bello, tanto è vero che decidiamo di rimanere 3 notti. Troviamo anche un T5 California gemello del nostro ed è buffa la scena quando Anna, scambiandolo per il nostro, quasi si arrabbia con un signore francese seduto sotto la veranda a leggere un libro, l’ha scambiato per un usurpatore! Qui vediamo tantissimi westfalia, il più mitico di tutti un vecchio T2 rosa con fiori rosa e fucsia attaccati sulle fiancate e tendine rose… davvero un camperino bellissimo mi dispiace solo non avergli fatto una foto!
Camping “Plage d’Arone” : 3 notti 111,00euro
10 ago 09
Plage d’Arone- Piana -Les Calanches- Porto- Plage de La Gradelle
Ripercorriamo la bellissima strada delle Les Calanches e il panorama in questo senso di strada è ancora più affascinante, “rovinato” solo dal vomito di Anna fortunatamente intercettato al momento giusto con una busta di plastica, riusciamo a non sporcare niente!
Ci fermiamo a Porto e facciamo una lunga passeggiata al porticciolo, poi ci concediamo una partita a minigolf, fondamentalmente per tre motivi: Fabio va matti per il minigolf, Anna si è addormentata in braccio e quindi possiamo sdraiarla su una panchina, il minigolf di Portò è all’ombra di oleandri e ortensie giganti fiorite e,lo spettacolo della torre sopra il roccione rosso che si intravede tra i fiori, merita davvero qualche sguardo in più di una veloce passeggiata. Finito di giocare, proseguiamo la nostra passeggiata nel paese e ci fermiamo a pranzo in uno dei locali vicino alla scogliera. Poi in uno dei negozietti del porto compriamo a Fabio una canna da pesca di bambù visto che è una settimana circa che l’argomento di conversazione più o meno unico con Fabio è la pesca.
Ripartiamo verso nord lungo la strada costiera e ci fermiamo nei pressi della spiaggia di Gradelle, dove Fabio ha l’opportunità di provare subito la sua canna da pesca con un’esca di pane e parmigiano fatta al momento. Nessun pesce che abbocca, ma tanti pesci attratti dalla nostra artigianale esca che viene smangiucchiata con molta goduria, almeno così sembra. In ogni caso Fabio si diverte e molto e quindi vederlo contento ci rende tutti felici. Pernottiamo al camping e decidiamo anche di mangiare nel suo ristorante ma mangiamo davvero male questa volta!
Il camping non sarebbe male in sé, ma i servizi sono lontanissimi da dove stiamo noi e la sera è completamente buio e non facili da raggiungere senza luce.
Camping “E’ Gradelle”: 1 notte 33,00 euro
Ristorante-pizzeria del camping: 35 euro
11 ago 09
Plage deGradelle- Calvi- Ile Rousse- St. Floraint
Partiamo con calma lasciando giocare i bambini con i nostri vicini di tenda, una famiglia francese con 4 bambini dagli 8 ai 2 anni. E’ bellissimo vedere Anna, abbronzatissima con i suoi capelli scuri che gioca e si abbraccia, in un impeto di affettuosità e di felicità allo stato puro, con un bimbo della sua età chiaro chiaro e biondissimo di nome Malò. Scattiamo un’infinità di foto a questa neocoppia mentre ammiro estasiata la capacità dei bambini di comprendersi parlando ognuno la propria lingua: Fabio è seduto con questi nuovi amici francesi intenti a giocare ad un gioco da tavolo che non ho mai visto. Come abbiano fatto a spiegargli le regole non lo so, fatto sta che giocano e non litigano mai. Sono davvero affascinata delle capacità dei bambini di superare le barriere linguistiche e culturali.
Alla nostra partenza i nostri vicini sono dispiaciuti e i bambini sono molto tristi, hanno trovato dei compagni di gioco solo per qualche ora….
Partiamo e arriviamo a Calvì all’ora di pranzo, facciamo una bella passeggiata in questa splendida cittadina e mangiamo in una panineria-pasticceria francese che nulla ha a che vedere con i nostri bar. Anna riesce a cadere dalla sedia all’indietro tanto è presa dal suo muffin al cioccolato e la botta che prende in testa è davvero grande. Meno male che alla fine si risolve tutto in un grande spavento e in un ficozzo più piccolo del previsto!
Mentre stiamo ripartendo alla ricerca di un campeggio lì vicino, ci ferma una coppia di genovesi che hanno avuto un guasto all’auto e cercano un passaggio verso l’officina dove il carro attrezzi ha portato la loro automobile.
Li aiutiamo a trovare questo posto e la cosa ci fa perdere molto più tempo del previsto così quando ci mettiamo alla ricerca di un campeggio è ormai tardi e abbiamo l’amara sorpresa che non c’è posto da nessuna parte. Ci allontaniamo da Calvì fermandoci praticamente in tutti i campeggi che incontriamo ma niente. Arriviamo a Ile Rousse e ancora non troviamo nulla, proseguiamo sempre fermandoci ad ogni possibilità ma tutto è pieno. Decidiamo di puntare verso St. Floraint ma nulla anche qui. Alla fine ci fermiamo sul lungo mare, appena fuori il paese e decidiamo di pernottare lì.
Il posto è molto bello e ceniamo godendoci un tramonto davvero spettacolare. Ma la notte non passa altrettanto tranquilla perché alle 4 mi sveglio perché c’è gente che parla vicino al nostro camper, non ce l’hanno con noi e non credo vogliono farci niente se non disturbarci, visto che, tra tanti posti, si sono seduti a chiacchierare proprio sul muretto accanto al nostro camperino. Aspettiamo, si allontanano. Giuseppe allora scende ed esce. Ma appena risale quelli tornano. Non siamo tranquilli e certamente così non riusciamo a riaddormentarci, quindi scendiamo il tetto e ripartiamo. Ci fermiamo poco più avanti nel parcheggio esterno di un camping. Che giornata lunga e faticosa!
Carburante: 81 euro
12 ago 09
St Floraint
La mattina appena apre il camping ci sistemiamo in una bella piazzola, il camping è bello, spazioso c’è un bel bar e c’è pane e cornetti caldi, anzi pain aux chocolate ( si scriverà così, boh?) al mattino. Andiamo in spiaggia ma la spiaggia è piena di ciottoli mista a poca sabbia, il posto è ottimo per fare il bagno e le scogliere che delimitano la baia sono davvero molto belle. Ci fermiamo sulla destra vicino alla scogliera. Fabio gioca tutto il giorno con due bambini della Valtellina e costruiscono con delle canne che trovano sulla spiaggia una capanna. Nuovo tentativo di pesca e tanto tanto divertimento in acqua.
Camping “ U Sole Marinu”: 1 notte 33,60 euro
13 ago 09
St Floraint- Nonza- costa ovest del dito- Centuri Port
Ripartiamo. Sono molto curiosa di andare sul dito, me ne hanno parlato in tanti e noi non lo consociamo perché 9 anni fa lo saltammo.
Devo dire che la spiaggia nera di Nonza vista dall’alto ti dà l’idea di quanto sia estesa e grande. Me ne rendo conto vedendo pochi ombrelloni che a mala pena dall’alto si distinguono, è enorme. Proseguiamo: la strada è stretta e il panorama fantastico, ad ogni curva un nuovo scorcio si apre ai nostri occhi. Cerchiamo un posto dove poter fermarci ma decidiamo ben presto di proseguire, infatti ci rendiamo conto che dovremmo fare stradine scoscese a piedi con Anna da portare sempre in braccio o sulle spalle. Decidiamo di cercare un approdo al mare più comodo! Arriviamo così a Centuri Port, uno dei due centri al nord del dito più famosi turisticamente. Ma qui sul dito il turismo è limitato rispetto al resto dell’isola.
Troviamo un camping molto ombreggiato e bello, molto ben organizzato purtroppo però le spiagge lì vicino non sono un granché tutti ciottoli grossi con un mare molto basso, quindi anche per fare il bagno devi prima torturarti i piedi per un bel po’ prima di riuscire a tuffarti. Un vero calvario.
Camping “l’Isolottu”: 1 notte 26 euro
14-15 ago 09
Centuri Port- Macinaggio-costa est del dito- Pietrocorbara
Partiamo la mattina e tagliamo la punta del dito visto che scopriamo solo adesso che la punta del dito è percorribile solo a piedi ed è proprio lì che si trovano le più belle e bianche spiagge della zona. Purtroppo con i bambini piccoli, non possiamo avventurarci in 3-4 ore di cammino così ci dirigiamo verso la costa opposta del dito per una strada davvero stretta e piccola. Incontriamo dei mansardati e ci chiediamo più volte come facciano a passarci… anzi sono curiosa di sapere se quel mansardato con il traino di un gommone che abbiamo incontrato lungo la strada è riuscito a passare indenne nelle strettoie dei paesini. Chissà!
Questo lato del dito è meno impervio dell’altra parte, ci sono spiagge, la strada è più larga e il paesaggio diverso. Puntiamo a Pietracorbara dove la guida segnala la più bella spiaggia della zona. Troviamo anche un campeggio davvero bello, il migliore di tutti quelli provati e si rivelerà, inspiegabilmente anche il meno caro! Il camping è molto ordinato, i servizi sono eccellenti, con bagni separati per i piccini. Le piazzole sono ombreggiate e noi abbiamo la fortuna di averne una accanto al parco giochi dei bambini, ci dividono solo i cespugli di delimitazione delle piazzole. Per noi è davvero riposo i bambini giocano al parco, noi li vediamo, Anna è ancora troppo piccola per perderla di vista anche un solo secondo, e riusciamo per la prima volta a sederci davanti al camperino io e Giuseppe a leggere, a chiacchierare e a goderci un po’ il fresco della sera.
La spiaggia è davvero bella, si raggiunge a piedi tramite un sentierino che attraversa prima un boschetto e poi una radura, dove pascolano le pecore e le capre, e che raggiunge il mare dopo circa 400/500 metri. La spiaggia è ampia e noi piantiamo di nuovo la nostra tenda, i bambini crollano in un sonno profondo e noi ci godiamo un po’ quest’ultimo giorno di vacanza prima del rientro a Roma. Anche Fabio si è addormentato perché la sera prima siamo stati nella piscina del campeggio e lui è stato circa tre ore in acqua con piccole e brevi pause. La piscina d’altronde è adatta tantissimo sia a Fabio che ad Anna, sembra un laghetto con l'acqua molto bassa da una parte con la vasca idromassaggio e con giochi d’acqua mentre dall’altra parte l’acqua è alta e c’è una pedana con i tuffi. Intorno un paesaggio montano. Davvero un’ambientazione che difficilmente dimenticheremo.
Camping “La Pietra”: 2 notti 64.20 euro
16 ago 09
Pietrocorbara- Bastia- Livorno-Roma
Ripartiamo direzione Bastia, ci aspetta la nave nel pomeriggio….
Arriviamo a Roma all’1,30 di notte.
Quest’anno abbiamo deciso di fare una vacanza riposante e così è stato. Non tantissimi chilometri per una vacanza al mare che non facevamo da 3 anni. La Corsica rimane un’isola per me speciale per motivi puramente emotivi. Ci siamo tornati dopo 9 anni e non siamo rimasti delusi anzi, questo è già un bel risultato. La Corsica ha delle bellissime coste, è molto verde e fresca, offre un’alternanza di paesaggi montani e marini, miracolosamente è ancora fuori dal giro del turismo di massa. O meglio, in Corsica ci sono tantissimi turisti, ma è un turismo composto, poco mondano. Non ci sono grandi albergoni che hanno rovinato le coste, non ci sono villaggi turistici con grande animazione, non credo ci siano molti locali mondani. E l’isola per il turista che vuole vivere il posto per quello che è, per le sue bellezze naturali, per il suo mare, per le sue montagne, per i suoi fiumi, per le valli e i paesaggi spettacolari.
La prima esperienza con il nostro tartarughino è stata bellissima ed entusiasmante. I bambini si sono divertiti, hanno socializzato, hanno scoperto nuovi posti e nuovi modi di giocare con gli altri, hanno scoperto che italiano, francese, inglese, tedesco che sia, la lingua è diversa ma questo non costituisce un impedimento a relazionarsi, a giocare, a scoprire le differenze tra le abitudini di vita degli uni e degli altri.