MINI GIRO NELLE MARCHE
Giuseppe e Monica, Fabio (8) e Anna (2) su VW T5 California
Enrico, Elisabetta, Marco(14), Ilaria(12), Giorgio(8) su Mobilvietta KEA M71
Valerio, Daniela, Ludovica (13) Mattia(7) su Mobilvetta Luna
Sabato 5 dic 09
Roma- L’Aquila- Recanati
Partiamo alle 10,00 dopo aver preparato qualche cosuccia, caricato l’acqua e preparato il portapotti.
L’uscita da Roma è abbastanza tranquilla, prendiamo il GRA e poi l’autostrada A24.
Il clima familiare è sereno, i bambini aspettavano con trepidazione di ridormire in camper, non importa dove basta che sia camper! E noi genitori non siamo da meno, partiamo felici di stare tutti insieme e di avere la possibilità di questi 4 giorni di ferie da passare sul nostro tartarughino. Entrambi siamo un po’ preoccupati per il freddo notturno vista la passata esperienza di Leonessa ma siamo fiduciosi: ci siamo attrezzati con il Calicap e poi dobbiamo inaugurare l’acquisto fatto a Mondo Natura dei Pronto Letto.
Anna si addormenta quasi subito, stava bene fino a ieri sera quando ha iniziato improvvisamente a tossire, oggi è raffreddatissima e… speriamo bene!
Ci dirigiamo all’Aquila dove abbiamo intenzione di fare una sosta all’Aquila per vedere Paolo e Monica mangiando una cosetta al volo. Invece veniamo “incastrati” in un pranzo familiare nelle nuove casette dove Paolo e Monica sono andati a vivere insieme ai genitori di lei. L’incastro è riferito solo al fatto che ci tratteniamo più di quanto avessimo preventivato, ma sono contenta di aver potuto vedere questi nuovi quartieri nella periferia dell’Aquila nati dal nulla. Ho la sensazione che questa gente non lascerà queste case tanto presto, sono carine e creano dei veri e propri nuovi quartieri dove si respira una tranquillità tangibile. Quando poi parcheggiamo sotto la loro casa mi accorgo che hanno un quadro naturale con delle montagne già innevate che spezzano l’orizzonte. Un panorama così da casa non è affatto male! Ma io in questo sono una romanticona e quindi mi tengo per me questa sensazione di benessere che mi procura tale visuale per non suscitare gli animi feriti degli Aquilani.
Verso le 15 ci rimettiamo in marcia e ci dirigiamo direttamente verso Recanati. Per la strada all’uscita dal traforo del Gran Sasso veniamo avvolti da una fittissima nebbia con una visibilità inferiore ai 20 metri. Procediamo con un po’ di apprensione ma nel giro di 5 minuti la visibilità aumenta rapidamente fino a livelli accettabili.
Poco prima del casello dell’autostrada raggiungiamo l’inconfondibile (per la mappa dietro) Mobilvetta di Enrico ed Elisabetta e ci accodiamo a loro per il telepass… in un frangente di secondo la sbarra del casello stava richiudendosi, rischiando di devastare il povero Mammut, ed Enrico con gli occhi increduli fissi allo specchietto retrovisore imbocca il bivio per Pescara anzichè per Ancona!
E va beh :-)
Li abbiamo appena raggiunti e li lasciamo quindi subito proseguendo per la nostra strada.
L’ultimo tratto di autostrada è davvero bello con un affaccio sul mare invernale che nulla ha da invidiare a ben più famosi scorci marini. Proseguiamo per Recanati e ci dirigiamo direttamente all’area di sosta segnalata dal Portolano. Molte sono le perplessità quando arriviamo sul posto, sia la segnaletica stradale sia il navigatore ci dicono di immetterci in una stradina in discesa facendo una curva a U strettissima. Ce la faranno i camper a fare una curva così stretta? Mi dico che senz’altro ce la faranno visto che è un’area di sosta per camper, ma sia quando arrivano Valerio e Daniela, sia quando arrivano Enrico ed Elisabetta, molte sono state le manovre per girare ed imboccare la via.
L’area di sosta è comoda (una volta che si è arrivati!) alberata, fornita di attacco luce. Invece, solo per la cronaca, a distanza di un centinaio di metri ci sono dei bagni pubblici.
Una volta sistemati, attaccati alla corrente, andiamo al centro, che è vicinissimo e facciamo una piacevole passeggiata alla ricerca della casa di Leopardi. La piazza è l’unico punto pedonale e soffriamo un po’ a camminare nella strada principale con le macchine che ci sfiorano in continuazione, però Recanati è davvero molto carina e ci sono alcuni scorci e stradine curatissime… peccato che sono quasi sempre vicoli ciechi!!!
Torniamo ai camper dopo una sosta ad un chioschetto per comprare delle olive ascolane. Non immaginiamo che le olive le devono cuocere una per una visto il lungo tempo di attesa! Devo dire però che erano ottime e che l’attesa è valsa almeno per il palato.
Tornando ai camper ci perdiamo per strada Giuseppe e Marco che se ne vanno al cinema. A Recanati? Al cinema? Si è proprio così! Però vederli di ritorno felici e contenti fa passare tutte le perplessità iniziali.
La serata scorre tranquilla tra una chiacchiera e una grappa con un affollamento di bambini che mette a dura prova anche il capientissimo mammut!
Domenica 6 dic 09
Recanati- Numana- Sirolo- Monte San Vito
La notte la passiamo al calduccio, siamo molto soddisfatti del Calicap e dei Pronto Letto. Non avrei mai immaginato di risolvere la questione freddo e intemperie così facilmente.
La mattina dopo la colazione e qualche compito per Fabio, torniamo di nuovo a fare una passeggiata al centro e ci fermiamo in un parchetto a far giocare i bambini. Nel frattempo curiosiamo anche tra le bancarelle che ci sono in piazza e facciamo merenda con le olive! Va be’ siamo fatti così, noi camperisti!
Tornati ai camper smontiamo il Calicap e constatiamo che ci vogliono veramente 3 minuti, stacchiamo la corrente e via diretti verso la costa. Attraversiamo la splendida Numana e ci dirigiamo a Sirolo dove ci fermiamo in un parcheggio adiacente ad un parco giochi. Sirolo è una bella cittadina di impianto medievale, con scorci sulle scogliere e sul mare davvero suggestivi. Non esitiamo a scattare molte fotografie che ci ricordino questa bella gita. Al rientro ai camper decidiamo di fare una specie di pic nic su un tavolo che si trova nel parco e mentre mangiamo già scattano le prime tattiche per l’immancabile partita di calcio! Nel frattempo noi donne con la piccola Anna mangiamo un po’ di frutta.
A fine partitella i piccoli vengono ricompensati con un ovetto Kinder e i più grandi con una tavoletta di cioccolata spuntata fuori misteriosamente dal camper di Valerio e Daniela.
Ci rimettiamo in marcia e ci dirigiamo verso Monte San Vito dove trascorreremo la notte in un agriturismo prenotato sin da Roma. Arriviamo all’agriturismo passando per una stradina sterrata stretta stretta e poi, una volta arrivati a destinazione, seguiamo i cartelli con su scritto “area di sosta camper”. Scendiamo in una stradina sterrata ripidissima e mentre scendiamo Giuseppe ed io ci domandiamo con preoccupazione come riusciranno i camper a risalire da lì. Io, a dirla tutta ho dei dubbi che possa risalire da lì qualunque mezzo.
Arriviamo in un bellissimo radura verde contornata da alberi da frutta, c’è un paesaggio naturale incredibile, uno di quei paesaggi che, se mai te lo fossi dimenticato, ti fanno ricordare all’istante come mai hai scelto di essere un camperista.
Unico neo del posto: il fango!
Ceniamo insieme ai proprietari dell’agriturismo in un salone davanti ad un camino perennemente acceso e con tanto di sala giochi annessa al piano superiore, biliardo, biliardino, giochi da tavolo.
Se non fosse per qualche incidente di percorso di Anna che mi fanno rammentare che dovrei portare sempre qualche cambio in più, la serata vola via molto piacevolmente.
Agriturismo Il Frutteto del Monte: 1 cena, 1 notte camper con elettricità,, gita didattica, 1 litro d’olio : 70 euro
Lunedì 7 dic 09
Monte San Vito- Grotte di Frasassi – Fabriano- Grotte di Frasassi
Dopo un sonno rigeneratore iniziamo una nuova giornata. La mattina prevede gita nei campi con un trattore dal bizzarro nome di “Agribus II”. Il trattore traina un grande cassone e noi ci saliamo tutti sopra e andiamo ad ascoltare la lezioncina del fattore. D’altronde è una fattoria didattica! Quando il trattore scende per i campi scoscesi tra i visi degli adulti si scorge un po’ di preoccupazione ma dopo il primo impatto, la sensazione di insicurezza si affievolisce e proseguiamo nell’ascolto del fattore, costellato da numerose tappe. Ora possiamo dire di sapere tutto sulla fogliazione, geminazione, inflorescenza, sulla maturazione dei frutti e su quant’altro. Assistiamo anche ad una cruda scena campestre con due cani che si litigano una lepre catturata che viene smembrata e mangiata in men che non si dica.
I bambini sono entusiasti dell’agritour tranne Anna che sin dall’inizio mostra timore per il trattore e si rifiuta di salirci, per la gioia delle spalle di papà Giuseppe che se la scorrazza per tutto il tempo a ciccicolla.
Alla fine del tour, ci facciamo una scorpacciata di corbezzoli, delizia per il palato e per la vista.
Pronti a ripartire, ci si interroga con apprensione se riusciranno i nostri eroi a riemergere da quella strada scoscesa…. Parte Enrico che con mano esperta riesce a portare il suo Willy quasi fino all’ultima curva. Deve intervenire il trattore, un cingolato che può rimorchiare fino a 80 quintali e quindi anche il mammut è un traino leggero. Che scena! Davvero tutto potevo immaginare tranne di assistere alla scena di un camper trainato da un trattore! I fattori non capiscono tanto il nostro stupore visto che ci dicono che quasi tutti i camper devono essere trinati fuori in quel modo.
Parte il nostro tartarughino che con agilità e, a dire il vero, anche qualche slittamento, sale sicuro fino in cima. Non nascondo che un po’ di orgoglio per il nostro California lo ho avuto: rinunciare ad alcune comodità per la maneggevolezza del mezzo è stata la nostra motivazione principale all’acquisto, quindi quale momento migliore per bearsi della scelta fatta?
Parte anche Luna, il camper affittato da Valerio e Daniela ma la ripida salita non perdona e anche per loro ci vuole il traino. I bambini guardano divertiti come non mai tutta la scena.
Dopo le solite operazione di carico/scarico e all’acquisto di qualche marmellata, olio e vino, paghiamo il conto e ripartiamo diretti verso le Grotte di Frasassi. Abbiamo fatto molto più tardi del previsto ma alla fine questa disavventura è stata divertente e sono sicura che rimarrà tra gli episodi più raccontati in assoluto.
Arriviamo alle Grotte di Frasassi dove parcheggiamo nell’immenso parcheggio adibito, mangiamo qualcosa e siamo pronti a partire. In realtà Giuseppe ed io non ce la sentiamo di portare Anna nelle grotte perché è sempre più raffreddata e stranita e poi Giuseppe l’ha già tenuta sulle spalle per tutta la mattina quindi non ci sembra il caso di esagerare. Fabio va con gli altri felice come una Pasqua di stare con i suoi amici.
Mentre la truppa visita le Grotte noi andiamo a Fabriano in cerca di una farmacia e di un po’ di latte. Visto che ci siamo diamo un’occhiata anche all’area di sosta di Fabriano per vedere dove è più carino sostare. Non ci convince per la presenza di fango, preferiamo i ciottoli del parcheggio delle Grotte. Ci ricongiungiamo con gli altri e stappiamo una bottiglia di spumante per festeggiare anche con gli altri il nostro 9° anniversario di matrimonio. La serata si conclude con un cazzeggio generale provocato da due pistole giocattolo che sparano pallini di plastica.
Martedì 8 dic 09
Grotte di Frasassi-Roma
Durante la notte tira un ventaccio pazzesco ma dentro non arriva un filo d’aria. Siamo così al calduccio che non accendiamo neanche il webasto. Molto soddisfatti della tenuta della copertura del tetto … ora sappiamo che l’esperienza di uscite invernali si può ripetere con serenità.
Ci salutiamo e torniamo velocemente tutti a Roma, visto il tempaccio della giornata e la pioggia battente e la festa dei 101 anni di mia zia Valeria a cui vorrei non mancare.
Tempo di parcheggio in box: 5 min
Enrico, Elisabetta, Marco(14), Ilaria(12), Giorgio(8) su Mobilvietta KEA M71
Valerio, Daniela, Ludovica (13) Mattia(7) su Mobilvetta Luna
Sabato 5 dic 09
Roma- L’Aquila- Recanati
Partiamo alle 10,00 dopo aver preparato qualche cosuccia, caricato l’acqua e preparato il portapotti.
L’uscita da Roma è abbastanza tranquilla, prendiamo il GRA e poi l’autostrada A24.
Il clima familiare è sereno, i bambini aspettavano con trepidazione di ridormire in camper, non importa dove basta che sia camper! E noi genitori non siamo da meno, partiamo felici di stare tutti insieme e di avere la possibilità di questi 4 giorni di ferie da passare sul nostro tartarughino. Entrambi siamo un po’ preoccupati per il freddo notturno vista la passata esperienza di Leonessa ma siamo fiduciosi: ci siamo attrezzati con il Calicap e poi dobbiamo inaugurare l’acquisto fatto a Mondo Natura dei Pronto Letto.
Anna si addormenta quasi subito, stava bene fino a ieri sera quando ha iniziato improvvisamente a tossire, oggi è raffreddatissima e… speriamo bene!
Ci dirigiamo all’Aquila dove abbiamo intenzione di fare una sosta all’Aquila per vedere Paolo e Monica mangiando una cosetta al volo. Invece veniamo “incastrati” in un pranzo familiare nelle nuove casette dove Paolo e Monica sono andati a vivere insieme ai genitori di lei. L’incastro è riferito solo al fatto che ci tratteniamo più di quanto avessimo preventivato, ma sono contenta di aver potuto vedere questi nuovi quartieri nella periferia dell’Aquila nati dal nulla. Ho la sensazione che questa gente non lascerà queste case tanto presto, sono carine e creano dei veri e propri nuovi quartieri dove si respira una tranquillità tangibile. Quando poi parcheggiamo sotto la loro casa mi accorgo che hanno un quadro naturale con delle montagne già innevate che spezzano l’orizzonte. Un panorama così da casa non è affatto male! Ma io in questo sono una romanticona e quindi mi tengo per me questa sensazione di benessere che mi procura tale visuale per non suscitare gli animi feriti degli Aquilani.
Verso le 15 ci rimettiamo in marcia e ci dirigiamo direttamente verso Recanati. Per la strada all’uscita dal traforo del Gran Sasso veniamo avvolti da una fittissima nebbia con una visibilità inferiore ai 20 metri. Procediamo con un po’ di apprensione ma nel giro di 5 minuti la visibilità aumenta rapidamente fino a livelli accettabili.
Poco prima del casello dell’autostrada raggiungiamo l’inconfondibile (per la mappa dietro) Mobilvetta di Enrico ed Elisabetta e ci accodiamo a loro per il telepass… in un frangente di secondo la sbarra del casello stava richiudendosi, rischiando di devastare il povero Mammut, ed Enrico con gli occhi increduli fissi allo specchietto retrovisore imbocca il bivio per Pescara anzichè per Ancona!
E va beh :-)
Li abbiamo appena raggiunti e li lasciamo quindi subito proseguendo per la nostra strada.
L’ultimo tratto di autostrada è davvero bello con un affaccio sul mare invernale che nulla ha da invidiare a ben più famosi scorci marini. Proseguiamo per Recanati e ci dirigiamo direttamente all’area di sosta segnalata dal Portolano. Molte sono le perplessità quando arriviamo sul posto, sia la segnaletica stradale sia il navigatore ci dicono di immetterci in una stradina in discesa facendo una curva a U strettissima. Ce la faranno i camper a fare una curva così stretta? Mi dico che senz’altro ce la faranno visto che è un’area di sosta per camper, ma sia quando arrivano Valerio e Daniela, sia quando arrivano Enrico ed Elisabetta, molte sono state le manovre per girare ed imboccare la via.
L’area di sosta è comoda (una volta che si è arrivati!) alberata, fornita di attacco luce. Invece, solo per la cronaca, a distanza di un centinaio di metri ci sono dei bagni pubblici.
Una volta sistemati, attaccati alla corrente, andiamo al centro, che è vicinissimo e facciamo una piacevole passeggiata alla ricerca della casa di Leopardi. La piazza è l’unico punto pedonale e soffriamo un po’ a camminare nella strada principale con le macchine che ci sfiorano in continuazione, però Recanati è davvero molto carina e ci sono alcuni scorci e stradine curatissime… peccato che sono quasi sempre vicoli ciechi!!!
Torniamo ai camper dopo una sosta ad un chioschetto per comprare delle olive ascolane. Non immaginiamo che le olive le devono cuocere una per una visto il lungo tempo di attesa! Devo dire però che erano ottime e che l’attesa è valsa almeno per il palato.
Tornando ai camper ci perdiamo per strada Giuseppe e Marco che se ne vanno al cinema. A Recanati? Al cinema? Si è proprio così! Però vederli di ritorno felici e contenti fa passare tutte le perplessità iniziali.
La serata scorre tranquilla tra una chiacchiera e una grappa con un affollamento di bambini che mette a dura prova anche il capientissimo mammut!
Domenica 6 dic 09
Recanati- Numana- Sirolo- Monte San Vito
La notte la passiamo al calduccio, siamo molto soddisfatti del Calicap e dei Pronto Letto. Non avrei mai immaginato di risolvere la questione freddo e intemperie così facilmente.
La mattina dopo la colazione e qualche compito per Fabio, torniamo di nuovo a fare una passeggiata al centro e ci fermiamo in un parchetto a far giocare i bambini. Nel frattempo curiosiamo anche tra le bancarelle che ci sono in piazza e facciamo merenda con le olive! Va be’ siamo fatti così, noi camperisti!
Tornati ai camper smontiamo il Calicap e constatiamo che ci vogliono veramente 3 minuti, stacchiamo la corrente e via diretti verso la costa. Attraversiamo la splendida Numana e ci dirigiamo a Sirolo dove ci fermiamo in un parcheggio adiacente ad un parco giochi. Sirolo è una bella cittadina di impianto medievale, con scorci sulle scogliere e sul mare davvero suggestivi. Non esitiamo a scattare molte fotografie che ci ricordino questa bella gita. Al rientro ai camper decidiamo di fare una specie di pic nic su un tavolo che si trova nel parco e mentre mangiamo già scattano le prime tattiche per l’immancabile partita di calcio! Nel frattempo noi donne con la piccola Anna mangiamo un po’ di frutta.
A fine partitella i piccoli vengono ricompensati con un ovetto Kinder e i più grandi con una tavoletta di cioccolata spuntata fuori misteriosamente dal camper di Valerio e Daniela.
Ci rimettiamo in marcia e ci dirigiamo verso Monte San Vito dove trascorreremo la notte in un agriturismo prenotato sin da Roma. Arriviamo all’agriturismo passando per una stradina sterrata stretta stretta e poi, una volta arrivati a destinazione, seguiamo i cartelli con su scritto “area di sosta camper”. Scendiamo in una stradina sterrata ripidissima e mentre scendiamo Giuseppe ed io ci domandiamo con preoccupazione come riusciranno i camper a risalire da lì. Io, a dirla tutta ho dei dubbi che possa risalire da lì qualunque mezzo.
Arriviamo in un bellissimo radura verde contornata da alberi da frutta, c’è un paesaggio naturale incredibile, uno di quei paesaggi che, se mai te lo fossi dimenticato, ti fanno ricordare all’istante come mai hai scelto di essere un camperista.
Unico neo del posto: il fango!
Ceniamo insieme ai proprietari dell’agriturismo in un salone davanti ad un camino perennemente acceso e con tanto di sala giochi annessa al piano superiore, biliardo, biliardino, giochi da tavolo.
Se non fosse per qualche incidente di percorso di Anna che mi fanno rammentare che dovrei portare sempre qualche cambio in più, la serata vola via molto piacevolmente.
Agriturismo Il Frutteto del Monte: 1 cena, 1 notte camper con elettricità,, gita didattica, 1 litro d’olio : 70 euro
Lunedì 7 dic 09
Monte San Vito- Grotte di Frasassi – Fabriano- Grotte di Frasassi
Dopo un sonno rigeneratore iniziamo una nuova giornata. La mattina prevede gita nei campi con un trattore dal bizzarro nome di “Agribus II”. Il trattore traina un grande cassone e noi ci saliamo tutti sopra e andiamo ad ascoltare la lezioncina del fattore. D’altronde è una fattoria didattica! Quando il trattore scende per i campi scoscesi tra i visi degli adulti si scorge un po’ di preoccupazione ma dopo il primo impatto, la sensazione di insicurezza si affievolisce e proseguiamo nell’ascolto del fattore, costellato da numerose tappe. Ora possiamo dire di sapere tutto sulla fogliazione, geminazione, inflorescenza, sulla maturazione dei frutti e su quant’altro. Assistiamo anche ad una cruda scena campestre con due cani che si litigano una lepre catturata che viene smembrata e mangiata in men che non si dica.
I bambini sono entusiasti dell’agritour tranne Anna che sin dall’inizio mostra timore per il trattore e si rifiuta di salirci, per la gioia delle spalle di papà Giuseppe che se la scorrazza per tutto il tempo a ciccicolla.
Alla fine del tour, ci facciamo una scorpacciata di corbezzoli, delizia per il palato e per la vista.
Pronti a ripartire, ci si interroga con apprensione se riusciranno i nostri eroi a riemergere da quella strada scoscesa…. Parte Enrico che con mano esperta riesce a portare il suo Willy quasi fino all’ultima curva. Deve intervenire il trattore, un cingolato che può rimorchiare fino a 80 quintali e quindi anche il mammut è un traino leggero. Che scena! Davvero tutto potevo immaginare tranne di assistere alla scena di un camper trainato da un trattore! I fattori non capiscono tanto il nostro stupore visto che ci dicono che quasi tutti i camper devono essere trinati fuori in quel modo.
Parte il nostro tartarughino che con agilità e, a dire il vero, anche qualche slittamento, sale sicuro fino in cima. Non nascondo che un po’ di orgoglio per il nostro California lo ho avuto: rinunciare ad alcune comodità per la maneggevolezza del mezzo è stata la nostra motivazione principale all’acquisto, quindi quale momento migliore per bearsi della scelta fatta?
Parte anche Luna, il camper affittato da Valerio e Daniela ma la ripida salita non perdona e anche per loro ci vuole il traino. I bambini guardano divertiti come non mai tutta la scena.
Dopo le solite operazione di carico/scarico e all’acquisto di qualche marmellata, olio e vino, paghiamo il conto e ripartiamo diretti verso le Grotte di Frasassi. Abbiamo fatto molto più tardi del previsto ma alla fine questa disavventura è stata divertente e sono sicura che rimarrà tra gli episodi più raccontati in assoluto.
Arriviamo alle Grotte di Frasassi dove parcheggiamo nell’immenso parcheggio adibito, mangiamo qualcosa e siamo pronti a partire. In realtà Giuseppe ed io non ce la sentiamo di portare Anna nelle grotte perché è sempre più raffreddata e stranita e poi Giuseppe l’ha già tenuta sulle spalle per tutta la mattina quindi non ci sembra il caso di esagerare. Fabio va con gli altri felice come una Pasqua di stare con i suoi amici.
Mentre la truppa visita le Grotte noi andiamo a Fabriano in cerca di una farmacia e di un po’ di latte. Visto che ci siamo diamo un’occhiata anche all’area di sosta di Fabriano per vedere dove è più carino sostare. Non ci convince per la presenza di fango, preferiamo i ciottoli del parcheggio delle Grotte. Ci ricongiungiamo con gli altri e stappiamo una bottiglia di spumante per festeggiare anche con gli altri il nostro 9° anniversario di matrimonio. La serata si conclude con un cazzeggio generale provocato da due pistole giocattolo che sparano pallini di plastica.
Martedì 8 dic 09
Grotte di Frasassi-Roma
Durante la notte tira un ventaccio pazzesco ma dentro non arriva un filo d’aria. Siamo così al calduccio che non accendiamo neanche il webasto. Molto soddisfatti della tenuta della copertura del tetto … ora sappiamo che l’esperienza di uscite invernali si può ripetere con serenità.
Ci salutiamo e torniamo velocemente tutti a Roma, visto il tempaccio della giornata e la pioggia battente e la festa dei 101 anni di mia zia Valeria a cui vorrei non mancare.
Tempo di parcheggio in box: 5 min